IL VERO
I S I S
Ormai lo
hanno capito anche gli stolti . Le grandi potenze , non solo dell’Occidente ,
ma anche del mondo arabo, hanno già da tempo stabilito che per i loro
interessi economici e di potere , dovranno essere modificati senza indugi gli
attuali confini fra i Paesi dell’area medio-orientale ; nel senso che a
stabilirne il nuovo assetto, dominio e il controllo delle risorse, saranno
quelle forze che prevarranno via via , prima con interventi e conflitti parziali e poi , se
sarà ritenuto necessario e inevitabile , con un possibile quanto probabile conflitto armato a livello globale , fra le
grandi potenze stesse.
In tale
prospettiva , dalle suddette grandi
potenze è stato ritenuto opportuno , anzi necessario ,
costituire appositamente vari “ focolai “ di guerra , attraverso la
formazione di gruppi armati , come Al Quaeda
, e appunto l’ISIS e il presunto Califfato , che giustificassero reazioni interventiste di
tipo militare contro questi ultimi , con il falso scopo di soffocare i loro tentativi insurrezionali , terroristici e di
aggressione a ideologie e civiltà occidentali
, ma in effetti per salvaguardare e
anche espandere interessi consolidati dalle
potenze stesse , si ripete , sia di Paesi occidentali , sia del mondo arabo e
israeliano, nell’area medio-orientale e
africana .
Pertanto , appare
chiaro non solo quanto sia scarsamente prevedibile una soluzione pacifica e compromissoria degli interessi
contrapposti , bensì quanto sia invece e purtroppo prevedibile una escalation
di interventi armati , di atti terroristici e di allarme sociale , sempre più
esteso e forte , nel mondo.
Specialmente a causa dell’esodo di milioni di persone, che inevitabilmente tenteranno di salvarsi dai conflitti armati e dalle zone disastrate sbarcando nei Paesi più vicini e tentando di entrare in quelli economicamente e socialmente più avanzati . Fenomeno , questo , inarrestabile , e quindi sempre più pericoloso dal punto di vista degli equilibri socio-economici e anche politici dei Paesi ospitanti.
Specialmente a causa dell’esodo di milioni di persone, che inevitabilmente tenteranno di salvarsi dai conflitti armati e dalle zone disastrate sbarcando nei Paesi più vicini e tentando di entrare in quelli economicamente e socialmente più avanzati . Fenomeno , questo , inarrestabile , e quindi sempre più pericoloso dal punto di vista degli equilibri socio-economici e anche politici dei Paesi ospitanti.
L’ IPOCRISIA UMANITARIA
Da una parte
, uno scenario apocalittico , ma reale , di morte , di guerra ,
abitazioni distrutte da bombe , volti disperati , sguardi sperduti nel
vuoto , terrorizzati da un’assurda , immane tragedia umana , file interminabili
di uomini, donne, vecchi , bambini, esseri umani, disumanizzati, in fuga
, verso mete indefinite, calpestando suoli impregnati di
fango e sangue , esseri ammassati come bestie su barconi , in parte
destinati , a migliaia , annegati e in pasto ai pesci ;
Dall’
altra , fatti salvi i reali ed effettivi interventi umanitari di gruppi
organizzati e di singole persone dedite al volontariato, si assiste a uno squallido
e sconcertante scenario teatrale , ad una continua sequela di
immagini , di foto , filmati e soprattutto di parole , parole
, solo parole e di frasi fatte, discorsi d’occasione , di false
intenzioni , vuote di contenuti , di esortazioni generiche alla pace , di
ipocrite disapprovazioni verso la violenza e la guerra in generale, e
soprattutto di comunicazioni ufficiali emanate da organismi di stato , volte a
giustificare sempre e comunque azioni di bombardamento , interventi
militari già effettuati o in programmazione , decisi per asserite
esigenze irrinunciabili di difesa e contestualmente per l’
annientamento verso forze agguerrite , aggressive e ritenute pericolose
in quanto destabilizzanti il sistema precostituito.
Personalità
di Organi ufficiali di vari Paesi che non vogliono rischiare di
compromettere la propria carriera politica e istituzionale , e non condannano
pubblicamente , apertamente , come invece dovrebbero per coscienza , e senza
riserve tutti quei capi di potenze mondiali , che sono in piena attività
di operazioni belliche , ma che ormai non possono più nascondere i veri motivi
che sono dietro alle asserite necessità difensive o di intervento ; motivi che
invece sono costituiti in modo cinico da progetti di occupazione , attraverso
l’esecuzione di azioni distruttive , a largo raggio, utilizzando mezzi di
violenza estrema in danno di esseri umani , che niente più di umano
rappresentano ad un mondo , ipocrita , costituito da popolazioni di
cosiddette società “civili “ , a cui interessa in fondo di non
essere oltremodo disturbate e coinvolte in tali tragedie , nelle quali ,
invece, potrebbero essere coinvolte direttamente e in modo grave , in un
prossimo , non lontano futuro , se non fermate in tempo.
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