sabato 25 maggio 2019

Gli eroi della giustizia


                GLI EROI DELLA GIUSTIZIA


LA STRAGE DI CAPACI -23.05.1992 -Morte di Giovanni Falcone, la moglie e uomini della scorta.
LA STRAGE DI VIA D’AMELIO -19.07.1992 – Morte di Paolo Borsellino e gli agenti della scorta .



 “ IO SONO CON IL PM Nino DE MATTEO “ 
 
Il pm Nino De Matteo , del processo sulla Trattativa Stato-mafia , è stato rimosso dal gruppo dal capo dell'Antimafia Cafiero De Raho. Il magistrato, invitato a rispondere alle domande di Andrea Purgatori nella puntata del 20 maggio di Atlantide su La7, ha parlato della strage di Capaci
di F. Q. | 26 Maggio 2019





L'intervista di Andrea Purgatori al Sostituto Procuratore Antonino Di Matteo sulle stragi di mafia del 1992


Un attentato , quello del magistrato Giovanni Falcone , atrocemente perfetto , preparato nei minimi particolari e con la massima attenzione e capacità operativa, che ha richiesto preventivi sopralluoghi e diverse fasi operative per la installazione degli esplosivi , un'attività criminale che per rimanere occulta ha avuto bisogno di potenti complicità , una micidiale esecuzione avvenuta in un determinato momento e spazio , in modo tale da uccidere solo le persone interessate che transitavano in quel tratto di autostrada e che è stato fatto in modo che non dovesse essere percorso in quel momento da altre autovetture di altre persone viaggianti .

Un fatto criminale non solo di stampo ed esecuzione mafiosa, ma ben più ampio ed elevato .
Non potranno mai e sufficientemente essere onorati questi nostri eroi tragicamente morti , sino a quando non saranno rivelati , processati e puniti severamente tutti ( fra personaggi mafiosi, istituzionali, politici, dei servizi ) completamente tutti coloro che non solo hanno eseguito , ma soprattutto che hanno concepito la strage e sino a quando non sarà eliminata la nebbia che avvolge e nasconde taluni oscuri rapporti fra istituzioni e malavita ; sino al giorno in cui non verrà reso noto chi è ancora in possesso della        “ agenda rossa “ di Paolo Borsellino , prelevata in via D’Amelio subito dopo l’attentato e reso noto il suo contenuto .


Sino al giorno in cui si potrà dire che finalmente si è realizzato quanto dichiarato dal giudice G.Falcone , cioè che il cancro delle mafie è un fenomeno umano e come tale avrà la sua fine . Però , una fine che dipenderà fondamentalmente da una effettiva rinascita nell’ambito della nostra società , ai vari livelli sociali , ma soprattutto riguardo a quelli più elevati , in cui vi sono responsabilità e ruoli politici e istituzionali, dei sentimenti di giustizia, di onestà , di etica e moralità civile , un fermo rifiuto verso ogni forma di corruzione e malaffare.

Soltanto allora tutte le celebrazioni ufficiali avranno vera dignità e potranno rappresentare un sincero e pieno riconoscimento della Nazione a tutti coloro che hanno sacrificato , sia precedentemente ( Gen. Dalla Chiesa e tanti magistrati ) , sia successivamente ( 19 luglio 1992 ) come Paolo Borsellino e gli agenti addetti alla scorta , la propria vita per la Giustizia , per la Legalità , per la lotta contro le mafie .

Soltanto allora ogni celebrazione dei sacrifici di questi eroi potrà costituire per i giovani una reale fiducia nel loro futuro e la speranza che le Istituzioni dello Stato sappiano offrire a loro un domani più sicuro e migliore.

domenica 19 maggio 2019

LA POLITICA IN ITALIA


           LA TRISTE REALTA' ITALIANA 


La cosa che sconcerta di più è il dover constatare quanti e fin troppi italiani dimostrano di non aver memoria o di essere incoscienti oppure senza scrupoli.


Quanti italiani , già nati dal 1960 in poi non hanno idea , né intendono sapere cosa significhi vivere in un regime dittatoriale , lasciandosi infatuare ancora oggi dal mito del capo , che sa comandare solo usando la forza e la violenza.

 Quanti altri italiani ritengono irrilevanti i comportamenti palesemente illeciti di personaggi politici , che hanno speculato sulle risorse pubbliche in favore di caste e clan organizzati, in tal modo continuando sistematicamente a dare a loro appoggi , voti e consensi elettorali , sia a livello territoriale , sia nazionale , in cambio di favori personali , fregandosene delle ruberie da questi esercitate sulle risorse pubbliche e tanti cittadini violando essi stessi le leggi , favorendo il diffondersi di  fenomeni allarmanti di corruzione e criminalità . 

Quanti altri italiani sono convinti che per non dare soddisfazione ai politici di turno , la cosa migliore sia non andare a votare , in tal modo riuscendo a non contare più come cittadino elettore , permettendo di lasciare completamente ad altri di decidere sulla propria vita sociale e su quella dei propri figli. 

La rimanente parte degli italiani , quella che sa la realtà delle cose , che ha memoria del passato ed ha a cuore il futuro dei propri figli , la sicurezza e il diritto di libertà e di legalità , questi purtroppo non raggiungono la maggioranza , cioè il numero sufficiente che consenta di scegliere governanti politici capaci di riportare il Paese Italia fra quelli più apprezzati e rispettati , oltre che avanzati socialmente ed economicamente .

Se dovesse persistere  una situazione politica generale frammentata e precaria , con un governo composto di forze partitiche contraddittorie e a volte conflittuali per interessi contrastanti , purtroppo  il risultato non potrà che essere  il progressivo degrado , economico e sociale , del nostro Paese e la sua inevitabile sottomissione a governi imposti , non scelti per volontà popolare ; un Paese che sarebbe governato da un sistema di natura prettamente finanziaria , che imporrà ulteriori e drastiche restrizioni sociali , in danno dei più deboli e bisognosi , al solo scopo di  contenere progressivi aumenti del debito pubblico.



L’unica strada e speranza , che può riportare il nostro Paese , la sua economia , la condizione sociale delle famiglie , a valori  di reale crescita e sviluppo , è rappresentata da un “risveglio “ delle coscienze popolari  di tutti quei cittadini che credono ancora possibile , attraverso lo strumento (diritto-dovere )  del “voto “ esercitato in modo responsabile 
eleggere persone che vogliono realmente e siano capaci di realizzare una effettiva " giustizia sociale " , fondata sulla equità e sul lavoro  e oltretutto , mediante un coinvolgimento umano e partecipativo di altri cittadini sui valori sociali , riuscire a modificare una mentalità purtroppo diffusa  e che appare  difficile da rimuovere nel nostro Paese , sia in campo politico , sia in ambito della società civile : “ la tendenza persistente ad eludere e a volte violare le leggi , per conseguire obiettivi e vantaggi personali “ .

 Come è in natura , ma soprattutto in politica , le “ mele marce “ devono essere scartate  e non possono stare insieme a  quelle buone .