martedì 29 novembre 2016

IL RISVEGLIO DELLE COSCIENZE



                       

IL  RISVEGLIO  DELLE  COSCIENZE
     
La comunicazione , l’informazione è la principale fonte di conoscenza  e quindi  di evoluzione sociale e culturale .
Informarsi è un dovere , ma essere informati è un diritto.
 Martin Luther King  ha detto :
“Non dobbiamo avere paura della cattiveria dei malvagi , ma del silenzio degli onesti “
“ Ignorare il male equivale ad esserne complici.”
“ Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non farete nulla per cambiarla.”
L’ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia, ovunque.”

  www.lamiavoce37.blogspot.com
                             
IL  MONDO  DEI  POTERI  FORTI   E  I  DIRITTI  DEI  POPOLI
                             
Conseguenze perniciose per la vita sociale , per i diritti e le libertà dei cittadini ,  colpiranno ancora e sempre di più milioni e milioni  e forse miliardi di persone  ?  Questo potrebbe accadere se il “Progetto “ del dominio del mondo , da parte di minoranze straricche e potenti ,  non verrà in tempo bloccato da una generale rivolta delle coscienze popolari contro gli interessi speculativi ( finanziari e politici ) dei  “ nuovi barbari “ .
Questi individui , quelli occidentali con giacca  e cravatta e quelli orientali  con tunica e copricapo ( Kandura e  guthra ) , utilizzando i potenti mezzi della politica e del denaro , nonché con la violenza delle armi ,  hanno già assoggettato e lo faranno ancor più intere popolazioni nel mondo , attraverso l’accaparramento di risorse energetiche ( gas e petrolio ) , attraverso la produzione e  l’uso di strumenti tecnologici più avanzati, con cui controlleranno  e orienteranno le abitudini , i bisogni e i desideri delle persone . Questi potenti individui, attraverso la immissione nei mercati , a condizioni di vendita apparentemente favorevoli ,  di prodotti di largo consumo , anche  sofisticati  , renderanno sempre più  milioni e milioni di persone psichicamente dipendenti all’uso di tutti quei mezzi , di quegli oggetti che stimoleranno maggiormente i desideri , le curiosità individuali , sino a farli sembrare indispensabili per la vita di ogni giorno, a indurli ad  indebitarsi fortemente e quindi a renderli maggiormente manovrabili, mentre loro trarranno  i maggiori guadagni e proficue speculazioni. 
Ma  soprattutto essi maggiormente accresceranno , attraverso il potere finanziario , anche il loro potere di manovrare le politiche degli Stati . Utilizzeranno le politiche dei  Governi  per realizzare le loro mire espansionistiche  e il possesso delle risorse sui territori di quei Paesi , che verranno man mano  sottomessi  , e se il caso lo richiedesse , come già detto ,  anche con la forza e la violenza delle armi.
 Infatti , essi , per raggiungere tali scopi , useranno sempre più  in modo cinico e spregiudicato sia il ricatto economico e l’asservimento nei confronti delle persone in maggiore  difficoltà , nonché il ricorso alle guerre e ai conflitti sanguinosi , ignorando le orrende tragedie che per tali fatti  saranno patite dalle popolazioni rimaste vittime e fenomeni allarmanti di emigrazioni
Soltanto un generale risveglio delle coscienze , una rivoluzione culturale , etica e morale della società , delle comunità sociali , può generare una tempestiva reazione di tutte masse popolari , cominciando  con una seria e decisa opposizione  alla invasione  speculativa degli interessi di questi gruppi potentati , modificando progressivamente e sensibilmente i propri comportamenti e abitudini individuali nella vita sociale , riportando al centro dell’esistenza umana i fondamentali valori etici e morali ,  del rispetto reciproco della vita e della dignità della persona, del ripudio ad ogni uso di sostanze alienanti e che alterano l’equilibrio psicofisico dell’individuo , rendendolo schiavo del loro uso e oggetto di sfruttamento e fonte di arricchimenti illeciti , che alimentano massicce  speculazioni  criminali  ;  riducendo o modificando la tipologia dei consumi verso certi prodotti , specie riguardo a tanti beni posti strumentalmente sui mercati da grosse aziende industriali .
 E’ indispensabile modificare  i comportamenti sociali , individuali nei confronti della politica , attraverso più opportune  scelte elettorali, da canalizzare su proposte e programmi di ripristino di valori di vita sociale basati sui reali e fondamentali bisogni umani , di progresso civile e pacifico , di convivenza democratica . Soltanto così si  può evitare che il “ Progetto “  giunga al suo  fatale compimento ; che avverrà purtroppo quando  gli stessi potentati riusciranno a diventare dominatori in assoluto sui popoli della terra , ridotti ormai all’obbedienza , e quando troveranno fra loro  la convenienza per un reciproco compromesso sulla spartizione delle risorse del mondo .
Però , se questo accordo e compromesso non si verificasse , allora  potrebbe accadere anche che , a cagione della loro satanica bramosia di potere , essi , scatenando  in modo irreversibile conflitti cruenti , finirebbero con il  perdere il controllo dei loro tremendi strumenti di morte,  determinando la  distruzione di se stessi e di tutta la razza umana.
I banchieri , le società finanziarie , i gruppi affaristici  e i politici  collusi , ci vogliono ciechi , ci vogliono  sordi , ci vogliono muti e ciechi  e sordi e muti diventeremo e forse già stiamo diventando , noi cittadini , non vedendo lo strapotere finanziario e speculativo , che essi esercitano ogni giorno , continuamente , progressivamente , su ogni attività umana  ;
non udendo le voci imploranti di moltitudini crescenti di esseri umani costretti in condizioni di gravi sofferenze e di povertà assoluta ;
non protestando di fronte alla protervia dei ricchi e potenti , alle ingiustizie da loro perpetrate , usando furbescamente lo strumento politico e di apposite leggi  fatte  per i loro interessi , per calpestare i diritti sociali , per umiliare la dignità del lavoro;
allora , se noi cittadini non apriremo in tempo gli occhi , le orecchie e la bocca , da ciechi , sordi e muti , diventeremo irreparabilmente  servi dei loro poteri, sempre più forti , di coloro che si sentiranno maggiormente legittimati ad agire , a causa della nostra  cecità , della nostra sordità , del nostro mutismo , dei nostri servili silenzi e consensi . 
Sì , perché  a volte i consensi si trasformano in  servilismo . Anche se per la maggior parte dei casi i consensi di molti cittadini verso questo o quel personaggio politico , verso le sue affermazioni , verso i suoi progetti ,  nei confronti dei suoi comportamenti , sono indotti inizialmente da un reale bisogno di fiducia , dalla esigenza  di poter continuare ad avere la speranza che finalmente questo o quel personaggio riesca a tradurre nella realtà  tutte quelle promesse , tutti quei progetti da altri e da sempre  propagandati, ma mai realizzati .
Ma il tempo è stato sempre un irriducibile rivelatore della realtà e a volte fatalmente anche di certe verità . Se le promesse sono costituite da belle e colorate bolle di sapone , prima o poi esse scoppiano miseramente , lasciando il vuoto e la delusione . Se dalle parole i fatti che seguono  si dimostrano diversi  rispetto ai programmi enunciati  e negativi rispetto alle aspettative , le reazioni di contrasto da parte di molti cittadini  possono essere più o meno forti , anche se purtroppo sono spesso tardive e quindi  inefficaci .  Mentre  il cambio di passo del personaggio politico sul  programma originario , si rivela  essere un progetto  a favore degli interessi di un’altra parte della cittadinanza , solitamente minoritaria , ma benestante e privilegiata  ; interessi che palesemente sono completamente diversi , se non anche  proprio opposti  a quelli di carattere sociale.
Le conseguenze negative  di tali fenomeni di carattere sociale e politico  ricadono sempre pesantemente e inevitabilmente su quelle fasce di popolazione , anch’esse  minoritarie , ma che sono le più  bisognose di aiuto , di assistenza , di sostegno economico e sociale.
Le situazioni  vengono ad assumere  gradi di criticità  notevoli , drammatici  e pericolosi , allorquando le condizioni di precarietà e di sofferenza si allargano e penetrano , interessando anche  fasce di popolazione  fino a quel momento non colpite  da contingenze economiche molto gravi , tali da rendere  molto fragili e insicure , difficili le condizioni di vita.
 A quel momento sarà  imprevedibile ciò che potrebbe accadere , anche se i casi ipotizzabili sono due ; in un caso  , una rivoluzione  popolare violenta contro il sistema  , con conseguenze  drammatiche e forse anche cruente con  il rischio dell’avvento di un  regime assoluto ed autoritario ; nell’altro , un asservimento sociale sempre maggiore verso il sistema , ormai consolidato nei suoi poteri e padrone su ogni attività umana , destinata ad essere definitivamente condizionata e a lavorare e produrre a favore degli interessi delle classi sostenitrici del sistema stesso.
RISVEGLIAMO  LE  NOSTRE  COSCIENZE
Siamo sempre in tempo per evitare  che in un prossimo futuro  possano realizzarsi certe drammatiche  situazioni , che difficilmente  potranno essere risolte senza danni e sofferenze  ulteriori per le persone più deboli e indifese e per il futuro delle nuove generazioni. 

LA  BOLLA  FINANZIARIA e  il  fallimento  della  giustizia sociale


Vogliamo continuare a sostenere Governi che favoriscono interessi speculativi finanziari , piuttosto che l'economia reale ?

 
Le banche , la speculazione finanziaria , gli interessi azionari , i titoli in borsa , le società di rating , sono queste le forze motrici dell'economia mondiale ? Che hanno in mano le sorti economiche di milioni e milioni di esseri umani ,di famiglie , di imprese ? Sono soltanto gli interessi speculativi a dettare le leggi della economia ? A stabilire il valore delle capacità intellettuali e fisiche , di lavoro delle persone ? A determinare le sorti della loro vita sociale , del loro futuro ? Se questa è la triste verità , se l'umanità non reagirà in tempo , anzi continuerà a lasciare a loro gestire il proprio destino , non è difficile pensare che potrà essere sufficiente , in un prossimo domani , la puntura di uno spillo a far scoppiare , come già è capitato , una " grande bolla speculativa " , con fallimenti a catena , con conseguenze terribili sulla economia reale dii tanti Paesi , sul mondo del lavoro , sullo stato sociale di tante famiglie. Se le popolazioni prendono , in tempo , coscienza di questo grande pericolo , imponendosi sui governi , sulla loro politica , allora potranno essere prese delle misure opportune , per ristabilire le funzioni degli istituti bancari e finanziari , riportando buona parte delle loro attività verso i finanziamenti produttivi , nel mondo del lavoro , nell'economia reale dei mercati , fermo restando altri legittimi interessi istituzionali ed anche di tipo speculativo finanziario , in un campo distinto da quello prettamente commerciale.
                                              
                                            I   DIRITTI   USURPATI

                                                      
                                         
Le esigenze di approvvigionamento di più e qualificate risorse da sempre hanno indotto gli Stati a mire espansionistiche che nella maggior parte dei casi sono state soddisfatte attraverso conflitti armati , il cui esito ha determinato anche forti modificazioni e nuovi  confini territoriali  nel contesto mondiale. 

Oggi , dato che gli strumenti di morte sono divenuti così potenti da far ritenere non più percorribile , né utile , la via  dello scontro armato diretto fra grandi nazioni ( la qual cosa provocherebbe certamente  una pericolosa totale escalation letale , irreversibile e incontrollabile ) ,   pertanto  le sempre maggiori esigenze di approvvigionamento di risorse , in un crescente  aumento della popolazione mondiale ,  creano le condizioni per spostare i teatri di guerra  proprio sui territori in cui sono presenti le fonti di energia più importanti ( Medio-oriente e Africa ) , a tutto svantaggio delle popolazioni locali , che diventano vittime sacrificali di un “fatale “ destino , che li costringe alla fuga o alla morte .

 Di tali tragedie l’umanità è perfettamente consapevole , ma essa si  comporta  come se  nulla  possa essere  fatto per evitarle , anche perché la vita sociale  ed il progresso tecnologico  hanno assunto aspetti evolutivi che non consentono   “ ripensamenti “  da parte di chi detiene il “ potere “ , né  intenzioni di rinunce  ai beni acquisiti  da parte delle popolazioni che ne hanno godimento.

 I  “ poteri forti “  hanno il controllo del “sistema “ , anche se appare chiaro che di tali poteri non vi sia una sola  vera “ regia “ ,  anzi  più verosimilmente vi siano più centri di potere , in parti diverse del mondo e in competizione fra loro , ma il cui comune obiettivo è quello dell’accaparramento di risorse , di ricchezze e quindi di potere politico e finanziario sulle popolazioni , sugli Stati , che necessariamente sono destinati ad uniformarsi  ai criteri speculativi del sistema stesso ed i governi indotti a comprimere le istanze di rivendicazione dei diritti sociali e democratici , avanzate da  movimenti , definiti populisti , che intendano contrapporsi .

A questo punto , sorge la domanda  se possano continuare ad esservi le condizioni che effettivamente vedranno  realizzarsi il “ progetto “  di  vita  futura  delle popolazioni , pianificato in modo e in misura tale che siano solo gruppi minoritari  a detenere le maggiori e spropositate ricchezze ed agi , e dove le masse popolari debbano  accontentarsi di ciò che a loro rimane ,  oppure  se  potrà  sorgere dalle masse popolari  una  voglia  di  reagire ,  un  rifiuto verso un tale sistema disumanizzante , che riduce l’essere umano a mero strumento per fini speculativi finanziari e di potere. 

La risposta è assai difficile .  Allo stato delle cose , coloro che sono realmente poveri , che soffrono per la fame e per gli stenti , sono pur a milioni , ma in zone della terra  nelle quali non è rimasta traccia , né di civiltà , né di umanità ( tranne alcuni esempi di ammirevole assistenza umanitaria ).  Popolazioni aggredite da eventi bellici e da violenze , ma per il resto la povertà incombe su talune fasce di popolazione , peraltro ancora minoritarie  nei confronti dei più , di quelle classi sociali  la cui vita sociale , anche se con difficoltà , riesce a mantenersi sostenibile.

La storia ha da sempre insegnato  che le rivendicazioni ideologiche e  sociali  possono trasformarsi  in  rivoluzioni contro il “ sistema “  solo attraverso  una  rivolta delle masse , spinte da una “ rabbia viscerale “ , contro l’oppressore  di diritti e di bisogni fondamentali. Ancora oggi , nei Paesi occidentali  queste condizioni non appaiono esservi , anche se , fortunatamente ,  stanno facendosi strada movimenti popolari nel tentativo di riprendere il diritto ad una sovranità ,  usurpata . Piuttosto , è  molto diverso ciò che avviene nel mondo dei Paesi orientali e africani .  In questi ultimi , le spinte rivoluzionarie sono molto più forti .Esse si manifestano sia  contro gli oppressori occidentali  e contro chi li sostiene , ed altresì , contro tutta  una civiltà occidentale  ritenuta  depravata , corrotta , trasgressiva  di principi  morali e religiosi . Un genere di rivoluzione assai pericoloso , e immanente in quanto è invasivo , in contesti territoriali  molto vasti e diversificati anche in occidente ,  e che fa  da sponda  ad interessi espansionistici  di  potenti Paesi  Arabi – orientali , islamici,  musulmani   , che li appoggiano , li armano .


                      I  SETTE  PECCATI  DELLA  NUOVA  BARBARIE 
                                 (  Preludio  all’ Apocalisse sociale  ? ) 

1 )  Cinismo , spregiudicatezza ,  dei  potenti che governano i Paesi del mondo .
2 ) Super produzione e  uso indiscriminato e illimitato di mezzi e strumenti di morte .
3 ) Eccidi e stragi orrende di intere popolazioni .
4 ) Sovvertimento di valori morali e spirituali , interessi materiali e tecnologici sempre più invasivi e disumanizzanti .
5 ) Dominio preponderante e diffuso del potere finanziario .

6)  Drammatico divaricamento fra progressivo accumulo di ricchezze da parte di minoranze  e più estese e crescenti condizioni di povertà di molti.
 7 ) Sconvolgimento dell’eco-sistema naturale da processi industriali speculativi.

         LA  RI-UMANIZZAZIONE  DELL’ECONOMIA

Oggi ,  venerdì 24 giugno 2016 , è la data che segna una svolta epocale , decisiva nel contesto della Unione Europea . La Gran Bretagna  ha deciso per  l’uscita  dall’Unione , mettendo in crisi tutto il sistema economico e finanziario internazionale. I cittadini inglesi , al 52 % ,  hanno detto “ no “ soprattutto alle politiche sbagliate  prese in Europa  in materia di integrazione ;  si sono resi conto della confusione , delle indecisioni , delle contraddittorietà che sono emerse nell’ambito dei Paesi Europei  per affrontare adeguatamente il fenomeno immigratorio dai paesi in cui i conflitti bellici hanno determinato e continuano a determinare  la fuoriuscita di milioni di persone in cerca di condizioni possibili per la loro salvezza. Ma non sono soltanto questi i motivi che hanno suscitato i malumori popolari , sia inglesi , sia nell’ambito stesso degli altri  paesi europei, nella maggior parte dei Paesi della Unione , tranne che per la Germania.
Dal momento in cui vi è stata l’Unione Europea , con l’euro come la moneta unica , I problemi economici , quelli riguardanti le economie  reali , di crescita e sviluppo  socio-economico , sono negativamente e progressivamente cresciuti, con aumenti drammatici della disoccupazione specie giovanile , con la deflazione , con la recessione , con la depressione nel campo delle piccole e medie imprese e quindi del lavoro, nella maggior parte dei Paesi della Unione , tranne che per la Germania.
Per contrapposto , si è instaurata  una supremazia  del mondo finanziario , bancario , speculativo , che unitamente ad una politica di austerità contabile , di rigidità  nei confronti di investimenti volti al risanamento socio-economico ,  l’ insieme di tali fattori ,  ha generato situazioni drammatiche in molte imprese e famiglie in difficoltà , e invece essi hanno favorito e protetto interessi di banche e società finanziarie, di importanza rilevante per alcuni Stati della Unione , specie per la Germania.
Adesso , con l’uscita della Gran Bretagna , lo scenario potrà anche allargarsi ; potranno ben verificarsi altri allontanamenti ; ma soprattutto , si verificherà nell’immediato la grande esigenza di rivedere e riformare le regole del sistema economico-finanziario europeo , prima che la disgregazione assuma proporzioni globali  e drammatiche  per tutti .

PER EVITARE CHE CIO’ ACCADA , E’ ASSOLUTAMENTE  URGENTE  E  INDISPENSABILE  UN  RITORNO  AD UN  SISTEMA  CHE  RIMETTA  AL  CENTRO  DEI RAPPORTI  FRA  I  PAESI  EUROPEI  L’INTERESSE  E  IL  RIPRISTINO  DI UN  SISTEMA  BASATO  SULLA  ECONOMIA  REALE , SUL LAVORO  EFFETTIVO , SULLE  RISORSE  UMANE , SULLO  SVILUPPO  SOCIALE  DELLE  POPOLAZIONI , SUL  PROGRESSO  TECNOLOGICO , MA ANCHE  DI  SALVAGUARDIA  DEI  DIRITTI  CIVILI E DEMOCRATICI  DELLE PERSONE , PIUTTOSTO  CHE  LA  PREVALENZA  QUASI  ESCLUSIVA  DEGLI  INTERESSI DI  BANCHE  E  DI  GRUPPI FINANZIARI . 

                          
       MONDO  FINANZIARIO  E  ECONOMIA  REALE  

Aumenta  drammaticamente  il  divario  fra le  finalità  del  mondo  finanziario  e  la  economia  reale  a  livello globale.
Il sistema bancario globale rivela tutte le sue criticità , invischiato in operazioni finanziarie di tipo speculativo  e contestualmente bloccato nella circolazione di denaro nei confronti delle attività produttive di beni e servizi e degli investimenti  in  opere infrastrutturali  e  nell’economia del mondo reale.
In Italia  la situazione economica presenta uno stato di assai debole crescita del PIL   ( nonostante vi siano al momento fattori positivi per il basso costo del petrolio) , mentre ancora troppo elevato è il rapporto ( 130 ) riguardo al debito pubblico ( oltre 1.200 mld di euro ).
Il mondo delle imprese registra gravi difficoltà  a causa del forte calo  della domanda     ( interna e estera ) , sia a causa degli oneri di natura fiscale  sia  per le complessità burocratiche , che per il loro eccessivo peso , ostacolano ogni tentativo di ripresa , di ristrutturazione , di investimenti  nel mercato privato e pubblico.
Il sistema bancario italiano , nonostante le dichiarazioni pubbliche da parte del Governo , attestanti la solidità delle banche stesse , registra anch’esso forti criticità , a causa degli investimenti definiti tossici , delle sofferenze dovute ai crediti non riscossi , chiuso in se stesso  per una  profonda sfiducia  nei confronti del mercato esterno e quindi in una condizione di stagnazione finanziaria.
Il  sistema Europa funziona male , irrigidito in una politica di rigore tecnocratico e  da ristrettezze di idee  , che stanno dando sempre di più prova di inefficienza  e di appiattimento  verso condizioni di depressione , di recessione , di paure , di  un  aggravamento allarmante  del divario fra ceti benestanti e fasce sociali sempre più povere, in specie riguardo ai Paesi economicamente più deboli , come Italia e Grecia .
Il Governo italiano , in tale contesto di crisi , si mostra come  schiacciato , quasi oppresso dalle  pressanti richieste europee di rispetto delle regole di bilancio , e  allo stesso tempo incapace di trovare al proprio interno soluzioni valide  , tramite interventi che finalmente riescano a ridurre sprechi di risorse pubbliche , a  ripristinare criteri di equità in campo fiscale e sociale , eliminare privilegi di caste , snellire gli apparati amministrativi e le norme burocratiche  ,  condurre una efficace lotta alla evasione fiscale e conseguentemente  ricavare le risorse economiche necessarie; soprattutto per realizzare  interventi che riescano a porre in essere progetti  e investimenti in importanti e produttive attività e opere pubbliche in tutto il territorio nazionale , con particolare attenzione riguardo alle regioni centro meridionali. 
Tutto questo ,  il Governo del nostro Paese dovrebbe urgentemente fare , per consentire alle risorse umane imprenditoriali di trovare significativi sbocchi e uscite dalla crisi,  unitamente ai sempre più necessari interventi  politici e di persuasione nei confronti del contesto Europeo ad aprirsi a politiche economiche più flessibili , anche se attente al controllo e a prevenire e combattere gli sprechi e ogni attività speculativa di natura illecita .
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Vengono riportati , qui di seguito ,  alcuni stralci delle notizie di stampa ( oggi 12 febbraio 2016 )  del quotidiano Il Sole 24 ore :
…( Sole 24/ore )…Bassa crescita globale, calo dei prezzi e mancanza di coordinamento tra le autorità rendono la crisi in corso forse meno grave di quella del 2008, ma ancora più intricata. Come allora l’epicentro è il sistema finanziario. Quello che fa una banca è finanziarsi a breve termine per poi impiegare quel denaro in prestiti a più lunga scadenza. Quanto maggiore è la differenza tra i tassi a lunga e quelli a breve e tanto più una banca guadagna. Con un’economia sull’orlo della deflazione, la redditività delle banche sparisce perché anche i tassi a lunga sono vicini a zero. La crisi bancaria a sua volta aggrava la depressione economica.……………………..La normalizzazione dei tassi non sarebbe arrivata e i dubbi sulla redditività delle banche si sono aggravati di colpo trascinando le Borse mondiali.
La Bce ha cercato di assicurare che avrebbe contrastato la deflazione con ogni mezzo. Mario Draghi ha dichiarato che non ci sono freni alla capacità di stimolo, né pavimenti che limitino il livello negativo dei tassi. In effetti, invece, le banche commerciali non riescono a trasferire sui clienti i tassi negativi e questo significa che le politiche dei tassi negativi aggravano le perdite delle banche fino a ridurre la loro capacità di credito all’economia.
Per le banche centrali sembra una situazione senza via d’uscita: non possono alzare i tassi, né ridurli senza gravi conseguenze.
Ma il beneficio di aver vissuto la crisi del 2008 è che qualcosa dovremmo averla imparata. Le autorità fiscali sanno che devono rilanciare la domanda in un contesto di stagnazione in cui la politica monetaria ha esaurito le proprie armi. Le banche sono in crisi infatti anche perché la debolezza della ripresa comporta che la domanda di credito sia mediocre. Magari accelera la domanda di mutui ma non quella di prestiti delle imprese, la cui debolezza si riflette nella scarsità di investimenti. Eppure solo l’aumento del volume dei crediti avrebbe potuto compensare la minor redditività delle banche dovuta al calo dei tassi.

Note  su  alcuni  " poteri forti " , finanziari , sociali, religiosi , professionali :
esistono Organizzazioni ( Consigli, Comitati , Associazioni, etc...)  le cui attività e  decisioni  sono spesso riservate  e  che influiscono in modo determinante in ordine alle condizioni socio-economiche  ed anche politiche di molti Paesi.
Gruppi  Finanziari - AGENZIE  di RATING  (  es.. Moody's Investon Service,  Standard & Poor's ,  Muros Ratings , Japan Credit Rating Agency , Ltd ......etc......)  
 ·         LE  COMPAGNIE  PETROLIFERE   MULTINAZIONALI   (  Le  Sette Sorelle ) :
         
·         Sette sorelle Le principali compagnie petrolifere multinazionali:

·          le statunitensi Exxon, Mobil, Texaco, Standard oil of California (Socal), Gulf oil, l’anglo-olandese Royal Dutch Shell e la britannica British petroleum, che fino alla crisi petrolifera hanno svolto un ruolo dominante nel mercato del petrolio.

·         Il gruppo di compagnie si è modificato in seguito alla fusione tra la Socal e la Gulf oil, che ha dato vita nel 1984 alla Chevron Corporation, a sua volta fusa nel 2001 con la Texaco, e alla fusione (1999) della Exxon con la Mobil.

·         Il ruolo delle S. come produttori si è andato riducendo con il tempo a causa della perdita di concessioni mediorientali in seguito alla nazionalizzazione delle industrie petrolifere da parte dei governi locali.

I O R  ( Istituto Opere Religiose )  e   O P U S   D E I
LOGGE  MASSONICHE
Associazioni , Corporazioni e Organizzazioni  Sindacali di categorie di lavoratori e professionali

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