IL RISVEGLIO DELLE
COSCIENZE
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La comunicazione
, l’informazione è la principale fonte di conoscenza e quindi
di evoluzione sociale e culturale .
Informarsi è un
dovere , ma essere informati è un diritto.
Martin Luther King ha detto :
“Non dobbiamo
avere paura della cattiveria dei malvagi , ma del silenzio degli onesti “
“ Ignorare il
male equivale ad esserne complici.”
“ Può darsi che
non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete
se non farete nulla per cambiarla.”
“ L’ingiustizia in
qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia, ovunque.”
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IL MONDO
DEI POTERI FORTI E
I DIRITTI DEI
POPOLI
Conseguenze perniciose
per la vita sociale , per i diritti e le libertà dei cittadini , colpiranno ancora e sempre di più milioni e
milioni e forse miliardi di persone ?
Questo potrebbe accadere se il “Progetto
“ del dominio del mondo , da parte di minoranze straricche e potenti , non verrà in tempo bloccato da una generale rivolta delle coscienze popolari contro
gli interessi speculativi ( finanziari e politici ) dei “
nuovi barbari “ .
Questi individui , quelli
occidentali con giacca e cravatta e
quelli orientali con tunica e copricapo
( Kandura e guthra ) ,
utilizzando i potenti mezzi della politica e del denaro , nonché con la
violenza delle armi , hanno già
assoggettato e lo faranno ancor più intere popolazioni nel mondo , attraverso
l’accaparramento di risorse energetiche ( gas e petrolio ) , attraverso la
produzione e l’uso di strumenti
tecnologici più avanzati, con cui controlleranno e orienteranno le abitudini , i bisogni e i
desideri delle persone . Questi potenti individui, attraverso la immissione nei
mercati , a condizioni di vendita apparentemente favorevoli , di prodotti di largo consumo , anche sofisticati
, renderanno sempre più milioni e
milioni di persone psichicamente dipendenti all’uso di tutti quei mezzi , di
quegli oggetti che stimoleranno maggiormente i desideri , le curiosità
individuali , sino a farli sembrare indispensabili per la vita di ogni giorno,
a indurli ad indebitarsi fortemente e
quindi a renderli maggiormente manovrabili, mentre loro trarranno i maggiori guadagni e proficue
speculazioni.
Ma soprattutto essi maggiormente accresceranno ,
attraverso il potere finanziario , anche il loro potere di manovrare le
politiche degli Stati . Utilizzeranno le politiche dei Governi
per realizzare le loro mire espansionistiche e il possesso delle risorse sui territori di
quei Paesi , che verranno man mano
sottomessi , e se il caso lo
richiedesse , come già detto , anche con
la forza e la violenza delle armi.
Infatti , essi , per raggiungere tali scopi ,
useranno sempre più in modo cinico e
spregiudicato sia il ricatto economico e l’asservimento nei confronti delle
persone in maggiore difficoltà , nonché
il ricorso alle guerre e ai conflitti sanguinosi , ignorando le orrende tragedie
che per tali fatti saranno patite dalle
popolazioni rimaste vittime e fenomeni allarmanti di emigrazioni
Soltanto un generale risveglio delle coscienze , una rivoluzione culturale
, etica e morale della società , delle comunità sociali , può generare una
tempestiva reazione di tutte masse popolari , cominciando con una seria e decisa opposizione alla invasione speculativa degli interessi di questi gruppi
potentati , modificando progressivamente e sensibilmente i propri comportamenti
e abitudini individuali nella vita sociale , riportando al centro
dell’esistenza umana i fondamentali valori etici e morali , del rispetto reciproco della vita e della
dignità della persona, del ripudio ad ogni uso di sostanze alienanti e che
alterano l’equilibrio psicofisico dell’individuo , rendendolo schiavo del loro
uso e oggetto di sfruttamento e fonte di arricchimenti illeciti , che
alimentano massicce speculazioni criminali
; riducendo o modificando la
tipologia dei consumi verso certi prodotti , specie riguardo a tanti beni posti
strumentalmente sui mercati da grosse aziende industriali .
E’ indispensabile modificare i comportamenti sociali , individuali nei
confronti della politica , attraverso più opportune scelte elettorali, da canalizzare su proposte
e programmi di ripristino di valori di vita sociale basati sui reali e
fondamentali bisogni umani , di progresso civile e pacifico , di convivenza
democratica . Soltanto così si può
evitare che il “ Progetto “ giunga al
suo fatale compimento ; che avverrà
purtroppo quando gli stessi potentati
riusciranno a diventare dominatori in assoluto sui popoli della terra , ridotti
ormai all’obbedienza , e quando troveranno fra loro la convenienza per un reciproco compromesso
sulla spartizione delle risorse del mondo .
Però , se questo accordo
e compromesso non si verificasse , allora
potrebbe accadere anche che , a cagione della loro satanica bramosia di
potere , essi , scatenando in modo irreversibile
conflitti cruenti , finirebbero con il
perdere il controllo dei loro tremendi strumenti di morte, determinando la distruzione di se stessi e di tutta la razza
umana.
I banchieri
, le società finanziarie , i gruppi affaristici
e i politici collusi , ci
vogliono ciechi , ci vogliono sordi , ci
vogliono muti e ciechi e sordi e muti
diventeremo e forse già stiamo diventando , noi cittadini , non vedendo lo
strapotere finanziario e speculativo , che essi esercitano ogni giorno ,
continuamente , progressivamente , su ogni attività umana ;
non udendo
le voci imploranti di moltitudini crescenti di esseri umani costretti in
condizioni di gravi sofferenze e di povertà assoluta ;
non
protestando di fronte alla protervia dei ricchi e potenti , alle ingiustizie da
loro perpetrate , usando furbescamente lo strumento politico e di apposite
leggi fatte per i loro interessi , per calpestare i
diritti sociali , per umiliare la dignità del lavoro;
allora , se
noi cittadini non apriremo in tempo gli occhi , le orecchie e la bocca , da
ciechi , sordi e muti , diventeremo irreparabilmente servi dei loro poteri, sempre più forti , di
coloro che si sentiranno maggiormente legittimati ad agire , a causa della
nostra cecità , della nostra sordità ,
del nostro mutismo , dei nostri servili silenzi e consensi .
Sì ,
perché a volte i consensi si trasformano
in servilismo . Anche se per la maggior
parte dei casi i consensi di molti cittadini verso questo o quel personaggio
politico , verso le sue affermazioni , verso i suoi progetti , nei confronti dei suoi comportamenti , sono indotti
inizialmente da un reale bisogno di fiducia , dalla esigenza di poter continuare ad avere la speranza che
finalmente questo o quel personaggio riesca a tradurre nella realtà tutte quelle promesse , tutti quei progetti
da altri e da sempre propagandati, ma
mai realizzati .
Ma il tempo
è stato sempre un irriducibile rivelatore della realtà e a volte fatalmente
anche di certe verità . Se le promesse sono costituite da belle e colorate
bolle di sapone , prima o poi esse scoppiano miseramente , lasciando il vuoto e
la delusione . Se dalle parole i fatti che seguono si dimostrano diversi rispetto ai programmi enunciati e negativi rispetto alle aspettative , le
reazioni di contrasto da parte di molti cittadini possono essere più o meno forti , anche se
purtroppo sono spesso tardive e quindi
inefficaci . Mentre il cambio di passo del personaggio politico
sul programma originario , si
rivela essere un progetto a favore degli interessi di un’altra parte
della cittadinanza , solitamente minoritaria , ma benestante e
privilegiata ; interessi che palesemente
sono completamente diversi , se non anche
proprio opposti a quelli di
carattere sociale.
Le
conseguenze negative di tali fenomeni di
carattere sociale e politico ricadono
sempre pesantemente e inevitabilmente su quelle fasce di popolazione ,
anch’esse minoritarie , ma che sono le
più bisognose di aiuto , di assistenza ,
di sostegno economico e sociale.
Le
situazioni vengono ad assumere gradi di criticità notevoli , drammatici e pericolosi , allorquando le condizioni di
precarietà e di sofferenza si allargano e penetrano , interessando anche fasce di popolazione fino a quel momento non colpite da contingenze economiche molto gravi , tali
da rendere molto fragili e insicure ,
difficili le condizioni di vita.
A quel momento sarà imprevedibile ciò che potrebbe accadere ,
anche se i casi ipotizzabili sono due ; in un caso , una rivoluzione popolare violenta contro il sistema , con conseguenze drammatiche e forse anche cruente con il rischio dell’avvento di un regime assoluto ed autoritario ; nell’altro ,
un asservimento sociale sempre maggiore verso il sistema , ormai consolidato
nei suoi poteri e padrone su ogni attività umana , destinata ad essere
definitivamente condizionata e a lavorare e produrre a favore degli interessi
delle classi sostenitrici del sistema stesso.
RISVEGLIAMO LE
NOSTRE COSCIENZE
Siamo sempre in tempo per
evitare che in un prossimo futuro possano realizzarsi certe drammatiche situazioni , che difficilmente potranno essere risolte senza danni e sofferenze ulteriori per le persone più deboli e
indifese e per il futuro delle nuove generazioni.
LA
BOLLA FINANZIARIA e il
fallimento della giustizia sociale
Vogliamo continuare a sostenere Governi che
favoriscono interessi speculativi finanziari , piuttosto che l'economia reale ?
Le banche ,
la speculazione finanziaria , gli interessi azionari , i titoli in borsa , le
società di rating , sono queste le forze motrici dell'economia mondiale ? Che
hanno in mano le sorti economiche di milioni e milioni di esseri umani ,di
famiglie , di imprese ? Sono soltanto gli interessi speculativi a dettare le
leggi della economia ? A stabilire il valore delle capacità intellettuali e
fisiche , di lavoro delle persone ? A determinare le sorti della loro vita
sociale , del loro futuro ? Se questa è la triste verità , se l'umanità non
reagirà in tempo , anzi continuerà a lasciare a loro gestire il proprio destino
, non è difficile pensare che potrà essere sufficiente , in un prossimo domani
, la puntura di uno spillo a far scoppiare , come già è capitato , una "
grande bolla speculativa " , con fallimenti a catena , con conseguenze
terribili sulla economia reale dii tanti Paesi , sul mondo del lavoro , sullo
stato sociale di tante famiglie. Se le popolazioni prendono , in tempo ,
coscienza di questo grande pericolo , imponendosi sui governi , sulla loro
politica , allora potranno essere prese delle misure opportune , per
ristabilire le funzioni degli istituti bancari e finanziari , riportando buona
parte delle loro attività verso i finanziamenti produttivi , nel mondo del
lavoro , nell'economia reale dei mercati , fermo restando altri legittimi
interessi istituzionali ed anche di tipo speculativo finanziario , in un campo
distinto da quello prettamente commerciale.
I
DIRITTI USURPATI
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/05/14/dario-fo-regala-al-fatto-monologo-sulla-tirannide-ha-500-anni-sembra-scritto-oggi/371424/ ( Dario Fo ,
monologo sulla tirannide )
Le esigenze
di approvvigionamento di più e qualificate risorse da sempre hanno indotto gli
Stati a mire espansionistiche che nella maggior parte dei casi sono state
soddisfatte attraverso conflitti armati , il cui esito ha determinato anche
forti modificazioni e nuovi confini territoriali nel contesto
mondiale.
Oggi , dato
che gli strumenti di morte sono divenuti così potenti da far ritenere non più
percorribile , né utile , la via dello scontro armato diretto fra grandi
nazioni ( la qual cosa provocherebbe certamente una pericolosa totale
escalation letale , irreversibile e incontrollabile ) ,
pertanto le sempre maggiori esigenze di approvvigionamento di risorse ,
in un crescente aumento della popolazione mondiale , creano le
condizioni per spostare i teatri di guerra proprio sui territori in cui
sono presenti le fonti di energia più importanti ( Medio-oriente e Africa ) , a
tutto svantaggio delle popolazioni locali , che diventano vittime sacrificali
di un “fatale “ destino , che li costringe alla fuga o alla morte .
Di
tali tragedie l’umanità è perfettamente consapevole , ma essa si
comporta come se nulla possa essere fatto per evitarle
, anche perché la vita sociale ed il progresso tecnologico hanno
assunto aspetti evolutivi che non consentono “ ripensamenti “
da parte di chi detiene il “ potere “ , né intenzioni di rinunce ai
beni acquisiti da parte delle popolazioni che ne hanno godimento.
I
“ poteri forti “ hanno il controllo del “sistema “ , anche se appare
chiaro che di tali poteri non vi sia una sola vera “ regia “ ,
anzi più verosimilmente vi siano più centri di potere , in parti diverse
del mondo e in competizione fra loro , ma il cui comune obiettivo è quello
dell’accaparramento di risorse , di ricchezze e quindi di potere politico e
finanziario sulle popolazioni , sugli Stati , che necessariamente sono
destinati ad uniformarsi ai criteri speculativi del sistema stesso ed i
governi indotti a comprimere le istanze di rivendicazione dei diritti sociali e
democratici , avanzate da movimenti , definiti populisti , che intendano
contrapporsi .
A questo
punto , sorge la domanda se possano continuare ad esservi le condizioni
che effettivamente vedranno realizzarsi il “ progetto “ di
vita futura delle popolazioni , pianificato in modo e in misura
tale che siano solo gruppi minoritari a detenere le maggiori e
spropositate ricchezze ed agi , e dove le masse popolari debbano
accontentarsi di ciò che a loro rimane , oppure se
potrà sorgere dalle masse popolari una voglia di
reagire , un rifiuto verso un tale sistema disumanizzante , che
riduce l’essere umano a mero strumento per fini speculativi finanziari e di
potere.
La risposta
è assai difficile . Allo stato delle cose , coloro che sono realmente
poveri , che soffrono per la fame e per gli stenti , sono pur a milioni , ma in
zone della terra nelle quali non è rimasta traccia , né di civiltà , né
di umanità ( tranne alcuni esempi di ammirevole assistenza umanitaria ).
Popolazioni aggredite da eventi bellici e da violenze , ma per il resto la
povertà incombe su talune fasce di popolazione , peraltro ancora
minoritarie nei confronti dei più , di quelle classi sociali la cui
vita sociale , anche se con difficoltà , riesce a mantenersi sostenibile.
La storia ha
da sempre insegnato che le rivendicazioni ideologiche e
sociali possono trasformarsi in rivoluzioni contro il “
sistema “ solo attraverso una rivolta delle masse , spinte da
una “ rabbia viscerale “ , contro l’oppressore di diritti e di bisogni
fondamentali. Ancora oggi , nei Paesi occidentali queste condizioni non
appaiono esservi , anche se , fortunatamente , stanno facendosi strada
movimenti popolari nel tentativo di riprendere il diritto ad una sovranità
, usurpata . Piuttosto , è molto diverso ciò che avviene nel mondo
dei Paesi orientali e africani . In questi ultimi , le spinte
rivoluzionarie sono molto più forti .Esse si manifestano sia contro gli
oppressori occidentali e contro chi li sostiene , ed altresì , contro
tutta una civiltà occidentale ritenuta depravata , corrotta ,
trasgressiva di principi morali e religiosi . Un genere di
rivoluzione assai pericoloso , e immanente in quanto è invasivo , in contesti
territoriali molto vasti e diversificati anche in occidente , e che
fa da sponda ad interessi espansionistici di potenti
Paesi Arabi – orientali , islamici, musulmani , che li
appoggiano , li armano .
I SETTE
PECCATI DELLA NUOVA
BARBARIE
( Preludio
all’ Apocalisse sociale ? )
1 ) Cinismo , spregiudicatezza , dei potenti che governano i Paesi del mondo .
2 ) Super
produzione e uso indiscriminato e
illimitato di mezzi e strumenti di morte .
3 ) Eccidi e
stragi orrende di intere popolazioni .
4 )
Sovvertimento di valori morali e spirituali , interessi materiali e tecnologici
sempre più invasivi e disumanizzanti .
5 ) Dominio
preponderante e diffuso del potere finanziario .
6) Drammatico divaricamento fra progressivo
accumulo di ricchezze da parte di minoranze
e più estese e crescenti condizioni di povertà di molti.
7 ) Sconvolgimento dell’eco-sistema naturale
da processi industriali speculativi.
LA RI-UMANIZZAZIONE DELL’ECONOMIA
Oggi , venerdì 24 giugno 2016 , è la data che segna
una svolta epocale , decisiva nel contesto della Unione Europea . La Gran
Bretagna ha deciso per l’uscita
dall’Unione , mettendo in crisi tutto il sistema economico e finanziario
internazionale. I cittadini inglesi , al 52 % ,
hanno detto “ no “ soprattutto alle politiche sbagliate prese in Europa in materia di integrazione ; si sono resi conto della confusione , delle
indecisioni , delle contraddittorietà che sono emerse nell’ambito dei Paesi
Europei per affrontare adeguatamente il
fenomeno immigratorio dai paesi in cui i conflitti bellici hanno determinato e
continuano a determinare la fuoriuscita
di milioni di persone in cerca di condizioni possibili per la loro salvezza. Ma
non sono soltanto questi i motivi che hanno suscitato i malumori popolari , sia
inglesi , sia nell’ambito stesso degli altri
paesi europei, nella maggior parte dei Paesi della Unione , tranne che
per la Germania.
Dal momento
in cui vi è stata l’Unione Europea , con l’euro come la moneta unica , I
problemi economici , quelli riguardanti le economie reali , di crescita e sviluppo socio-economico , sono negativamente e
progressivamente cresciuti, con aumenti drammatici della disoccupazione specie
giovanile , con la deflazione , con la recessione , con la depressione nel
campo delle piccole e medie imprese e quindi del lavoro, nella maggior parte
dei Paesi della Unione , tranne che per la Germania.
Per
contrapposto , si è instaurata una
supremazia del mondo finanziario ,
bancario , speculativo , che unitamente ad una politica di austerità contabile
, di rigidità nei confronti di
investimenti volti al risanamento socio-economico , l’ insieme di tali
fattori , ha generato situazioni
drammatiche in molte imprese e famiglie in difficoltà , e invece essi hanno
favorito e protetto interessi di banche e società finanziarie, di importanza
rilevante per alcuni Stati della Unione , specie per la Germania.
Adesso , con
l’uscita della Gran Bretagna , lo scenario potrà anche allargarsi ; potranno
ben verificarsi altri allontanamenti ; ma soprattutto , si verificherà
nell’immediato la grande esigenza di rivedere e riformare le regole del sistema
economico-finanziario europeo , prima che la disgregazione assuma proporzioni
globali e drammatiche per tutti .
PER EVITARE CHE CIO’
ACCADA , E’ ASSOLUTAMENTE URGENTE E
INDISPENSABILE UN RITORNO
AD UN SISTEMA CHE
RIMETTA AL CENTRO
DEI RAPPORTI FRA I
PAESI EUROPEI L’INTERESSE
E IL RIPRISTINO
DI UN SISTEMA BASATO SULLA
ECONOMIA REALE , SUL LAVORO EFFETTIVO , SULLE RISORSE
UMANE , SULLO SVILUPPO SOCIALE
DELLE POPOLAZIONI , SUL PROGRESSO
TECNOLOGICO , MA ANCHE DI SALVAGUARDIA
DEI DIRITTI CIVILI E DEMOCRATICI DELLE PERSONE , PIUTTOSTO CHE
LA PREVALENZA QUASI
ESCLUSIVA DEGLI INTERESSI DI
BANCHE E DI
GRUPPI FINANZIARI .
MONDO
FINANZIARIO E ECONOMIA
REALE
Aumenta drammaticamente il
divario fra le finalità
del mondo finanziario
e la economia
reale a livello globale.
Il sistema
bancario globale rivela tutte le sue criticità , invischiato in operazioni
finanziarie di tipo speculativo e
contestualmente bloccato nella circolazione di denaro nei confronti delle
attività produttive di beni e servizi e degli investimenti in
opere infrastrutturali e nell’economia del mondo reale.
In
Italia la situazione economica presenta
uno stato di assai debole crescita del PIL
( nonostante vi siano al momento fattori positivi per il basso costo del
petrolio) , mentre ancora troppo elevato è il rapporto ( 130 ) riguardo al
debito pubblico ( oltre 1.200 mld di euro ).
Il mondo
delle imprese registra gravi difficoltà
a causa del forte calo della
domanda ( interna e estera ) , sia a causa degli oneri di natura
fiscale sia per le complessità burocratiche , che per il
loro eccessivo peso , ostacolano ogni tentativo di ripresa , di
ristrutturazione , di investimenti nel
mercato privato e pubblico.
Il sistema
bancario italiano , nonostante le dichiarazioni pubbliche da parte del Governo
, attestanti la solidità delle banche stesse , registra anch’esso forti
criticità , a causa degli investimenti definiti tossici , delle sofferenze dovute
ai crediti non riscossi , chiuso in se stesso
per una profonda sfiducia nei confronti del mercato esterno e quindi in
una condizione di stagnazione finanziaria.
Il sistema Europa funziona male , irrigidito in
una politica di rigore tecnocratico e da
ristrettezze di idee , che stanno dando
sempre di più prova di inefficienza e di
appiattimento verso condizioni di
depressione , di recessione , di paure , di
un aggravamento allarmante del divario fra ceti benestanti e fasce
sociali sempre più povere, in specie riguardo ai Paesi economicamente più
deboli , come Italia e Grecia .
Il Governo
italiano , in tale contesto di crisi , si mostra come schiacciato , quasi oppresso dalle pressanti richieste europee di rispetto delle
regole di bilancio , e allo stesso tempo
incapace di trovare al proprio interno soluzioni valide , tramite interventi che finalmente riescano
a ridurre sprechi di risorse pubbliche , a
ripristinare criteri di equità in campo fiscale e sociale , eliminare
privilegi di caste , snellire gli apparati amministrativi e le norme
burocratiche , condurre una efficace lotta alla evasione
fiscale e conseguentemente ricavare le
risorse economiche necessarie; soprattutto per realizzare interventi che riescano a porre in essere
progetti e investimenti in importanti e
produttive attività e opere pubbliche in tutto il territorio nazionale , con
particolare attenzione riguardo alle regioni centro meridionali.
Tutto questo
, il Governo del nostro Paese dovrebbe
urgentemente fare , per consentire alle risorse umane imprenditoriali di
trovare significativi sbocchi e uscite dalla crisi, unitamente ai sempre più necessari
interventi politici e di persuasione nei
confronti del contesto Europeo ad aprirsi a politiche economiche più flessibili
, anche se attente al controllo e a prevenire e combattere gli sprechi e ogni
attività speculativa di natura illecita .
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Vengono
riportati , qui di seguito , alcuni
stralci delle notizie di stampa ( oggi 12 febbraio 2016 ) del quotidiano Il Sole 24 ore :
…( Sole
24/ore )…Bassa crescita globale, calo dei prezzi e mancanza di coordinamento
tra le autorità rendono la crisi in corso forse meno grave di quella del 2008,
ma ancora più intricata. Come allora l’epicentro è il sistema finanziario.
Quello che fa una banca è finanziarsi a breve termine per poi impiegare quel
denaro in prestiti a più lunga scadenza. Quanto maggiore è la differenza tra i
tassi a lunga e quelli a breve e tanto più una banca guadagna. Con un’economia
sull’orlo della deflazione, la redditività delle banche sparisce perché anche i
tassi a lunga sono vicini a zero. La crisi bancaria a sua volta aggrava la
depressione economica.……………………..La normalizzazione dei tassi non sarebbe
arrivata e i dubbi sulla redditività delle banche si sono aggravati di colpo
trascinando le Borse mondiali.
La Bce ha
cercato di assicurare che avrebbe contrastato la deflazione con ogni mezzo.
Mario Draghi ha dichiarato che non ci sono freni alla capacità di stimolo, né
pavimenti che limitino il livello negativo dei tassi. In effetti, invece, le
banche commerciali non riescono a trasferire sui clienti i tassi negativi e
questo significa che le politiche dei tassi negativi aggravano le perdite delle
banche fino a ridurre la loro capacità di credito all’economia.
Per le banche centrali sembra una situazione senza via d’uscita: non possono alzare i tassi, né ridurli senza gravi conseguenze.
Ma il beneficio di aver vissuto la crisi del 2008 è che qualcosa dovremmo averla imparata. Le autorità fiscali sanno che devono rilanciare la domanda in un contesto di stagnazione in cui la politica monetaria ha esaurito le proprie armi. Le banche sono in crisi infatti anche perché la debolezza della ripresa comporta che la domanda di credito sia mediocre. Magari accelera la domanda di mutui ma non quella di prestiti delle imprese, la cui debolezza si riflette nella scarsità di investimenti. Eppure solo l’aumento del volume dei crediti avrebbe potuto compensare la minor redditività delle banche dovuta al calo dei tassi.
Per le banche centrali sembra una situazione senza via d’uscita: non possono alzare i tassi, né ridurli senza gravi conseguenze.
Ma il beneficio di aver vissuto la crisi del 2008 è che qualcosa dovremmo averla imparata. Le autorità fiscali sanno che devono rilanciare la domanda in un contesto di stagnazione in cui la politica monetaria ha esaurito le proprie armi. Le banche sono in crisi infatti anche perché la debolezza della ripresa comporta che la domanda di credito sia mediocre. Magari accelera la domanda di mutui ma non quella di prestiti delle imprese, la cui debolezza si riflette nella scarsità di investimenti. Eppure solo l’aumento del volume dei crediti avrebbe potuto compensare la minor redditività delle banche dovuta al calo dei tassi.
Note su alcuni
" poteri forti " ,
finanziari , sociali, religiosi , professionali :
esistono Organizzazioni (
Consigli, Comitati , Associazioni, etc...) le cui attività e decisioni sono spesso riservate
e che influiscono in modo determinante in ordine alle condizioni
socio-economiche ed anche politiche di molti Paesi.
- Consiglio dei Trentatré
- Comitato dei Trecento
- CFR
- Teschio e Tibie
- Tavola Rotonda
- Bilderberger
- Commissione Trilaterale
- Il Club di Roma
- ONU
- Comitato dei Trecento
- CFR
- Teschio e Tibie
- Tavola Rotonda
- Bilderberger
- Commissione Trilaterale
- Il Club di Roma
- ONU
Gruppi
Finanziari - AGENZIE di
RATING (
es.. Moody's Investon Service, Standard
& Poor's , Muros Ratings , Japan
Credit Rating Agency , Ltd ......etc......)
· LE COMPAGNIE
PETROLIFERE MULTINAZIONALI ( Le Sette Sorelle ) :
· Sette sorelle Le principali compagnie petrolifere multinazionali:
· le statunitensi Exxon, Mobil, Texaco, Standard oil of California (Socal),
Gulf oil, l’anglo-olandese Royal Dutch Shell e la britannica British petroleum, che fino alla crisi petrolifera hanno svolto un ruolo dominante nel
mercato del petrolio.
· Il gruppo di compagnie si è modificato in
seguito alla fusione tra la Socal e la Gulf oil, che ha dato vita nel 1984 alla Chevron Corporation,
a sua volta fusa nel 2001 con la Texaco, e alla fusione (1999) della Exxon con
la Mobil.
· Il ruolo delle S. come produttori si è andato riducendo con il tempo a
causa della perdita di concessioni mediorientali in seguito alla
nazionalizzazione delle industrie petrolifere da parte dei governi locali.
I O R ( Istituto Opere Religiose
) e
O P U S D E I
LOGGE MASSONICHE
Associazioni , Corporazioni e Organizzazioni Sindacali di categorie di lavoratori e
professionali
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