LA RICCHEZZA E L’
EQUITA’ FISCALE
La ricchezza di un Paese è un
obiettivo che deve essere sempre perseguito
in ogni progetto politico ed economico . Ma essa diventa un fattore
negativo se nell’ambito della società si manifesta un accumulo di ricchezza nella
disponibilità di una minoranza di persone , mentre si accentuano e si diffondo situazioni di povertà , anche assoluta , nell’ambito
della stessa comunità sociale . Allora , la Politica , attraverso i suoi
organi istituzionali , Parlamento e
Governo , ha il dovere di intervenire in modo strutturale al fine di
porre rimedi a una tale drammatica distorsione , prima che essa possa
dar luogo a sollevazioni popolari anche gravi contro la politica stessa e contro coloro che
nella gestione delle risorse pubbliche hanno
responsabilità . E’ previsto nella
nostra Costituzione , art. 53 , che : “ Tutti sono
tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità
contributiva . Il sistema tributario è
informato a criteri di progressività”. Sulla base e in
osservanza di quanto è prescritto nella Costituzione , gli Organi Politici e
istituzionali hanno il dovere e il
potere di trovare soluzioni a tale
drammatico problema attraverso una vera
e propria Riforma strutturale del “Sistema fiscale “ , con
adeguamenti volti a riformulare in
aumento le aliquote fiscali , nei loro valori percentuali , nei confronti di
coloro che , sulla base degli accertamenti prescritti
dalla legge , vengono riscontrati
di
avere redditi e rendite di capitali più elevati
e quindi maggiore capacità
contributiva e conseguentemente poter ricavare maggiori introiti tributari ed aumenti del gettito fiscale , utili al fine di
realizzare una più equa redistribuzione della ricchezza nazionale a favore delle classi sociali più deboli , consentendo ad esse
di percepire , quanto meno , di
un reddito minimo individuale , per ogni
cittadino che risulti essere senza alcun
reddito e di poter usufruire di
esenzioni oppure di
opportuni importanti sgravi
e detrazioni fiscali
riguardo a spese
sostenute per beni essenziali
da famiglie a basso reddito.
A questo punto , si tratta solo di “ volontà politica “
, da parte del Governo , cioè
nel volere o meno intervenire fiscalmente nei confronti di classi sociali privilegiate , nei confronti
di società economiche aventi elevate posizioni nei mercati finanziari , nei confronti di quanti
risultano godere di un tenore di vita
lussuoso ; tutti interventi che gli Organi preposti dello Stato possono
ben realizzare ed anche
efficacemente usando i mezzi e gli strumenti di indagine
più avanzati tecnologicamente ,
attraverso tutte le possibili interconnessioni con
altri apparati pubblici
e fiscali anche internazionali ed
altresì attraverso norme legislative che prevedano pene più severe , anche
penali restrittive della libertà personale nei confronti
dei grandi evasori
fiscali .
“ IL NUOVO ORDINE DI GIUSTIZIA SOCIALE
“
di Rosario
Margio
“ Le parole insegnano
, gli esempi trascinano“
(
Sant’Agostino )
Premessa
E’ questo un breve opuscolo, di facile
lettura, che è al contempo simbolico ed essenziale , nei suoi
argomenti e suggerimenti di carattere politico e sociale .
Più
che le mille promesse propagandate dai politici o i vari progetti articolati in
modo complesso e mai realizzati , affinché un Governo e un Parlamento dimostrino
di essere effettivamente democratici , sarebbe sufficiente che attuassero ,
attraverso gli strumenti legislativi e operativi , i Principi
contenuti nel
NUOVO
ORDINE DI GIUSTIZIA
SOCIALE
Se vogliamo ancora
e in tempo
evitare che fenomeni
di degradazione morale , di confusione , di disordine sociale , di illegalità , di prepotenza del
sistema finanziario sulla politica e sulla dignità del lavoro , il predominio
informativo delle multinazionali
digitali , riescano a inquinare
pericolosamente la nostra vita
sociale , arrecando gravi danni
sotto l’aspetto della
sicurezza e dell’assetto democratico
, è assolutamente necessario
ricondurre i rapporti
umani e istituzionali
verso un percorso
virtuoso secondo i
principi e valori
di un “
Nuovo Ordine di Giustizia Sociale “. Un
obiettivo verso il
quale ciascuno di noi
dovrebbe sentirsi impegnato ,
nell’ambito sia dei rapporti
sociali interpersonali sia in quelli che riguardano la sfera
politica e istituzionale nel proprio Paese . Lo dovremmo fare , soprattutto , al fine di
poter offrire ai
nostri giovani condizioni
sociali più idonee e più giuste , per avere ciascuno di loro ogni possibilità di far valere le proprie capacità
individuali e poter
realizzare in un
contesto di legalità
e di giustizia
, lungo il proprio cammino le tappe necessarie verso il traguardo
professionale da essi desiderato .
Condividere
ciascuno di noi cittadini i principi che sono contenuti
e
descritti nel “ Nuovo Ordine di
Giustizia Sociale “ , significa
partecipare univocamente alla creazione
, alla formazione di una “ Comune Forza Sociale “ per l’affermazione di principi di Giustizia
Sociale , nonché di moralità e di etica nella politica , nel comune intento
di riuscire , ciascuno attivandosi nell’ambito del proprio territorio e
del proprio contesto politico, ad
individuare e votare persone
ritenute capaci di impegnarsi con
serietà e puntualità per applicare i suddetti
principi nelle attività politiche e istituzionali svolte
durante il loro mandato e
capaci di contrastare e
combattere duramente contro coloro che usano il
potere pubblico per favorire i propri interessi personali e le attività lucrative e illecite .
“ Le
parole insegnano , gli
esempi trascinano “
( Sant’Agostino )
ONESTA’
, LEGALITA’ , GIUSTIZIA
SOCIALE
1) La vita di
ogni essere umano
è sacra . Il
diritto alla vita deve essere
sempre rispettato, anche in
caso di
pena per gravi delitti commessi . In tali casi è
sufficiente una adeguata pena
di restrizione della libertà personale .
2) Nelle controversie politiche e sociali fra i popoli
deve essere sempre
esperito ogni mezzo
non violento e cercata
ogni possibilità di dialogo al
fine di
trovare una pacifica risoluzione delle stesse . Pertanto
, va
rifiutato e respinto il ricorso
alla guerra , come anche l’uso
di armi e
strumenti di morte , come
preminente e diretto
mezzo di intervento risolutivo .
3) Nessun essere
umano deve essere
lasciato in condizioni
di abbandono ed emarginazione
sociale , per povertà , per malattia . E’
dovere di qualsiasi
comunità civile di
provvedere tramite la
Politica a ristabilire condizioni
di vita dignitosa
a chi si
trova in tali
situazioni di precarietà ,
di provvedere attraverso
opportuni interventi normativi
al rispetto di
principi di equità nella redistribuzione della
ricchezza nazionale e al rispetto dei diritti costituzionali nel mondo del lavoro.
4) Per una corretta , pacifica e sana
convivenza civile è necessario e indispensabile che vi sia il rispetto
dell’onestà nei rapporti umani, sia di carattere politico che sociale, come
anche siano previste
e rispettate le leggi
finalizzate e rese operative
per il mantenimento
dell’ordine democratico , per
l’istruzione e la ricerca scientifica , per la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale e artistico, per la sicurezza e
la salute dei cittadini , che potrebbero essere
messi a
rischio da aggressioni criminali interne ed esterne , ma anche da gravi fenomeni di inquinamento
ambientale , da sofisticazioni alimentari ,
nonché da conseguenze causate
da una cattiva
e corrotta gestione del fenomeno
delle immigrazioni in massa
di esseri umani
disperati , sfuggiti da situazioni
drammatiche , costretti a emigrare
da territori sconvolti da guerre e conflitti interni.
5) La Politica
deve essere sempre e solo al servizio dei cittadini e
del bene comune , con l’esclusivo scopo di migliorarne
le condizioni della vita sociale , primariamente nei confronti dei meno abbienti . La
Politica deve provvedere accuratamente e costantemente , attraverso i propri organi istituzionali e i mezzi e gli strumenti più efficaci di comunicazione e di informazione , alla conoscenza nei confronti delle giovani generazioni sulle conseguenze negative e nocive per la propria salute
psicofisica e per la propria vita sociale , causate dalla dipendenza dall’ uso e abuso di droghe , nonché delle
bevande alcoliche , dei giochi d’azzardo
. In tal senso è indispensabile
che la Politica abbia cura
costante di dotare gli Organi istituzionali preposti dei
mezzi e strumenti necessari
per contrastare in modo drastico ed efficace ogni attività illecita esercitata
in tali contesti dalle
organizzazioni criminali.
6) La Politica deve tutelare il lavoro , il
risparmio , l’economia reale dalle speculazioni finanziarie
e criminali e lo deve fare attraverso la istituzione di una Banca
Pubblica Nazionale , sotto il controllo
diretto dello Stato , con il compito di
gestire il risparmio
privato dei cittadini ed i
prestiti finalizzati a sostenere soltanto investimenti di
natura commerciale e
produttiva nell’economia reale, escludendo qualsiasi investimento
di tipo speculativo finanziario .
7)
Recensioni sul
– Il Nuovo Ordine Giustizia Sociale
20 marzo 2017 di Biondi
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Il libro è di facile e
immediata lettura, ma il numero esiguo di pagine non deve trarre in inganno.
L’Autore è riuscito in una ventina di pagine a condensare tutti i concetti
fondamentali che voleva esporre, primo fra tutti quello di giustizia sociale.
Si tratta di argomenti e suggerimenti di carattere politico e sociale su una
situazione che purtroppo quotidianamente è sotto lo sguardo di tutti. Degrado
morale, disordine sociale, illegalità, e soprattutto classe dirigente politica
e finanziari che abusa continuamente del proprio potere, assecondata dal
predominio informativo delle multinazionali, che cercano di coprire le
sperequazioni sociali più evidenti. Un libro che aspira ad una partecipazione
univoca per la creazione di una forza sociale.
( legalità della giustizia sociale)
|
Quello che Rosario
Margio ci propone è un pamphlet, fluido, sobrio, agile e scorrevole, che
affronta argomenti di grande attualità, con lo scopo di indicare un “Nuovo
Ordine” rispetto al quale ciascuno di noi dovrebbe sentirsi impegnato per
agire, rispettando legalità e giustizia sociale. L’autore, in pratica, offre
utili consigli sul come ripartire equamente le risorse del pianeta, garantendo
il lavoro per tutti e mantenendo i rapporti economici e finanziari entro i
vincoli dell’etica sociale e morale. Un contributo davvero interessante che
offre molti spunti per la riflessione.
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