L ‘ I P O
C R I S I A
Il male
oscuro
L’ipocrita è persino
moralmente peggiore del criminale
. Riguardo al male , l’ipocrita
si nasconde vigliaccamente dietro un paravento di perbenismo ;
il criminale , quantomeno si
espone nel compiere le sue malefatte .
L’ipocrisia diventa
un male sociale
quando la politica
ne fa uno
strumento indispensabile e fondamentale per
poter governare .
UN
MONDO DI IPOCRITI
E DI CRIMINALI
E' ormai indubbio che
in questo fenomeno immigratorio italiano e internazionale c'è troppa malafede ,
sia politica che affaristica, e il cosiddetto buonismo ne fa spesso da comodo paravento.
Ma molta malafede ed ipocrisia vi è anche in chi si arroga il diritto di alzare
muri e barriere lungo i propri confini , volendo ricacciare indietro migliaia ,
milioni di esseri umani , disgraziati , abbandonandoli ad un fatale e crudele
destino , fuggiti da territori sconvolti e impoveriti da guerre, conflitti e
sfruttamenti egoistici e lucrativi di risorse locali , tutti cause provocate
proprio da chi alza ora le barriere oppure dominati da dittatori sanguinari ,
creati , sostenuti e armati dai medesimi Paesi che rifiutano questi esseri
umani resi infelici .
E' QUESTO UN MALEDETTO MONDO DI IPOCRITI E DI
CRIMINALI DI CUI TUTTI SIAMO CONSAPEVOLI E COMPLICI , PERCHE' E' PURE DA
VIGLIACCHI VOLTARE LE SPALLE E NON REAGIRE , PIUTTOSTO CHE ACCUSARE
PUBBLICAMENTE I RESPONSABILI
POLITICI DI UNA TALE TRAGEDIA .
Non potranno mai
essere valide le giustificazioni di quanti assumono che sia corretto non accogliere e pertanto
respingere tutti coloro che vogliono emigrare dal proprio Paese , dal
cosiddetto terzo mondo, e che lo fanno soltanto per il desiderio di evadere ,
di vivere in un mondo civile ed evoluto , lasciando , anche a costo della
propria vita , una terra di miserie e
povertà , da sempre ritenuta , da chi vi
ha trovato forti interessi, solo oggetto di sfruttamento di risorse energetiche
e minerarie , e soprattutto immiserendo vite umane .
Continuando così le
cose , a pagarne le spese per le drammatiche conseguenze non sono soltanto
queste infelici popolazioni , ma altresì
saranno anche le nostre comunità , del cosiddetto mondo civile , in un domani non lontano , nel momento in cui
non sarà più controllabile, né contenibile un flusso migratorio sempre maggiore
, peraltro SFRUTTATO da
organizzazioni che lucrano
sulla pelle di
milioni di poveri e disgraziati
esseri umani , mentre i Governi dei Paesi occidentali sono occupati a partecipare a discussioni , fattivamente inutili e pretestuose , ma molto di più
impegnati a fornire armi ai vari dittatori proprio in quegli Stati nei quali gli stessi dittatori provocano
l’esodo drammatico di masse
imponenti a causa di violenze
e persecuzioni , eccidi .
Tutto ciò avviene in assenza di interventi da parte dell’ ONU , che dovrebbero esservi per evitare
che in quelle regioni del
mondo tali tragedie continuino
a verificarsi .
Nel passato , quando i
mezzi di comunicazione e di conoscenza erano
ancora molto limitati , dal punto di vista tecnologico , le popolazioni sono
state facilmente condizionate dai
rispettivi particolari regimi politici vigenti , che hanno fatto
valere il loro potere attraverso sistemi
di una informazione . che è stata territorialmente ben controllata e quindi opportunamente gestita e limitata nella conoscenza e consapevolezza pubblica
dei fatti e degli avvenimenti , che
di volta in volta accadevano nel mondo .
Nel ventesimo secolo ,
già attraverso la diffusione dei giornali
e delle comunicazioni radio , lo spettro di conoscenza popolare si è via
via allargato , consentendo a milioni di
persone di avere contezza di notizie importanti riguardanti situazioni sociali
e politiche di paesi diversi .
Al giorno d’oggi , con
l’avvento dei mezzi telematici , di internet , della televisione , degli apparecchi cellulari
collegati con sistemi satellitari , si
può ben affermare che le possibilità di informazione sono diventate pressoché illimitate nello spazio ed anche istantanee e alla portata di
chiunque .
Ne consegue che come appare praticamente quasi
irreale il fatto che possono ancora esservi individui , che pur in situazioni precarie e
difficili non siano ancora in grado , con gli attuali mezzi , di poter
comunicare con l’esterno e con altri e quindi di non poter avere conoscenza di quanto
vi avviene , così emergono in
tutte le loro contraddittorie
manifestazioni fenomeni ,
purtroppo diffusi , di comportamenti individuali e nell’ambito
sociale di molta sensibilità emotiva e
di protezione verso gli animali , specie di quelli domestici , ma di scarsa
sensibilità , se non proprio di indifferenza , verso piccoli o adulti esseri umani ridotti in condizioni di evidente indigenza e
sofferenza , e che rischiano di morire
nel silenzio colpevole della opinione pubblica .
Appare , allora , in tutta la sua
evidenza che nella nostra società vi sono molti
individui che di ipocrisia fanno
un comodo uso e che per questo sono moralmente
da condannare e da denunciare . Da un lato essi dimostrano
atteggiamenti moralistici
e religiosi , ma nel contempo praticano
, specie nel campo del sociale , come in quello politico, interessi
personali di natura economica o affaristica , di
sfruttamento nei confronti di drammatiche realtà umane .
Non è stata
sufficiente l’esperienza nefasta delle due guerre mondiali che hanno visto
atrocità e violenze inaudite , perpetrate nel primo cinquantennio del 1900 , con decine e decine di milioni di morti ammazzati
( stime in difetto , di circa 17 milioni
nella prima guerra mondiale e circa 19
milioni nella seconda ) , trucidati da bombe , da armi atomiche e chimiche , da
gas letali e bruciati in forni crematori
?
Ciò non è bastato , per dar fine a tante
crudeltà ! Anzi , il ventunesimo secolo
continua ad essere teatro di interventi bellici
, in cui sono coinvolte Potenze a
livello internazionale .
Drammatiche e tragiche situazioni che registrano milioni di persone inermi , costrette a subire inaudite violenze e distruzione in
conflitti armati ed attentati in Paesi del medio oriente e africani . Atti
terroristici e attentati anche in Paesi del Continente europeo e
americano . Ancora una volta migliaia di
cadaveri , lasciati abbandonati sulle strade , resi irriconoscibili dalle
deflagrazioni delle bombe , corpi
bruciati dalle fiamme o orrendamente mutilati , anche da armi
chimiche , case distrutte dal fuoco e dalle deflagrazioni , cui si uniscono le
grida di dolore e di disperazione delle madri che stringono in petto
corpicini senza vita , bambini che
piangono , smarriti e terrorizzati in cerca di genitori
che non rivedranno mai più .
Milioni di profughi in cerca di salvezza , in
una drammatica catena sempre più lunga e
disperata e che non avrà fine se non vi sarà effettivamente e realmente
una “ VOLONTA’ comune , una decisione
comune per arrestare la
prosecuzione dei conflitti bellici
, che potrebbero espandersi e degenerare
facilmente , e determinare lo scoppio di una terza catastrofica guerra mondiale .
Lo strumento
più potente e più efficace
per poter porre fine a
tali massacri e per scongiurare un altro conflitto mondiale è soltanto quello
della “ DIPLOMAZIA “ , attraverso
gli accordi politici
a livello internazionale , fra “ tutti
gli Stati delle
Grandi Potenze mondiali nella competente sede dell’ O.N.U.”
Tutti noi cittadini , abbiamo il diritto ed
anche il dovere nei confronti delle nuove generazioni , di far sentire
pubblicamente la nostra voce , il nostro
appello alla Pace , presso gli Organi politici e
Istituzionali dei vari Stati , ivi
compreso lo Stato del Vaticano , per richiedere formalmente che i rappresentanti di ogni Governo dei
Paesi facenti parte dell’ O.N.U.
si riuniscano in seduta permanente
sino a giungere ad un accordo
fra le Potenze interessate
in modo da porre fine al più
presto , prima che sia troppo tardi , ai
conflitti armati nei
territori medio orientali e africani .
CONDIVIDI , ANCHE
TU !
TRASMETTI E
DIFFONDI QUESTO APPELLO
ALLA PACE !
E’
SBAGLIATO RINUNCIARE A
REAGIRE , RITENENDO
CHE SIA INUTILE
ASCOLTA LA
VOCE DELLA TUA
COSCIENZA , DEL TUO
CUORE !
In
nome di una
Giustizia Universale che difenda
i popoli offesi da orrendi crimini , si richiede il deferimento alla
Corte Penale Internazionale nei
confronti di quei soggetti che , dopo le
opportune indagini esperite dai competenti organi internazionali , vengano accusati
di :
1)
Crimine di genocidio. La
relativa definizione contenuta all’articolo 6 dello Statuto di Roma rispecchia
quella presente all’art. II della Convenzione per la prevenzione e la
repressione del crimine di genocidio del 1948 e la corrispondente norma di
diritto internazionale consuetudinario.
2) Crimini contro
l’umanità. L’articolo 7 dello Statuto di Roma enumera 11
diverse tipologie di atti ascrivibili alla categoria di crimini contro
l’umanità purché questi siano stati commessi “nell’ambito di un attacco esteso
e sistematico contro una popolazione civile con la consapevolezza
dell’attacco”.
3)
Crimini di guerra. ( art.
8 )
Lo Statuto limita la giurisdizione della Corte a
quei crimini di guerra commessi come
parte di un piano o di una serie di crimini su larga scala.
Un
elemento importante riguardo alla trattazione dei crimini di guerra presente
nello Statuto di Roma è il riconoscimento dei crimini di guerra anche nel
contesto di conflitti di carattere non internazionale.
L’articolo 8 infatti include disposizioni relative a crimini commessi nel contesto di conflitti internazionali (violazioni gravi delle quattro convenzioni di Ginevra e le altre violazioni gravi delle leggi ed usi di guerra nel quadro consolidato del diritto internazionale) e conflitti a carattere interno (violazioni gravi dell’art. 3 comune alle quattro convenzioni di Ginevra e altre violazione gravi delle leggi ed degli usi applicabili ai conflitti di natura non internazionale desumibili dal quadro consolidato del diritto internazionale).
L’articolo 8 infatti include disposizioni relative a crimini commessi nel contesto di conflitti internazionali (violazioni gravi delle quattro convenzioni di Ginevra e le altre violazioni gravi delle leggi ed usi di guerra nel quadro consolidato del diritto internazionale) e conflitti a carattere interno (violazioni gravi dell’art. 3 comune alle quattro convenzioni di Ginevra e altre violazione gravi delle leggi ed degli usi applicabili ai conflitti di natura non internazionale desumibili dal quadro consolidato del diritto internazionale).
LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE
La Corte
penale internazionale è la prima giurisdizione internazionale permanente
competente a giudicare individui responsabili dei più gravi crimini di
rilevanza internazionale.
Lo Statuto della Corte penale
internazionale, adottato al termine della Conferenza
Diplomatica di Roma il 17 luglio 1998,
è entrato in vigore il 1º
luglio 2002 a seguito del deposito del
60esimo.
Ad oggi gli Stati
Parte sono
124[2] (giugno 2016), ben più della metà dei 193
stati membri dell'ONU.
Ai sensi dell’art. 12 dello Statuto di Roma, la Corte penale
internazionale può esercitare la propria giurisdizione sui crimini commessi nel territorio di uno Stato parte o sui crimini commessi da un cittadino
di uno Stato parte.
La Corte esercita la propria giurisdizione solamente
su persone fisiche sospettate
di aver commesso fattispecie criminali previste dallo Statuto. E’ esclusa la
possibilità che la sua competenza possa affermarsi nei confronti di Stati, di
persone giuridiche (art. 25) e di individui minori di 18 anni (art. 26).
La competenza ratione materiae della Corte è delineata
dall’art. 5 dello Statuto. Esso prevede che la Corte possa attivarsi solo in
presenza dei più gravi crimini di rilevanza internazionale (c.d. core
crimes): genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra
e, soggetto ad alcune condizioni, il crimine di aggressione.
“ IL NUOVO ORDINE DI GIUSTIZIA SOCIALE
“
di Rosario
Margio
“ Le parole insegnano
, gli esempi trascinano“
(
Sant’Agostino )
Premessa
E’ questo un breve opuscolo, di facile
lettura, che è al contempo simbolico ed essenziale , nei suoi
argomenti e suggerimenti di carattere politico e sociale .
Più
che le mille promesse propagandate dai politici o i vari progetti articolati in
modo complesso e mai realizzati , affinché un Governo e un Parlamento dimostrino
di essere effettivamente democratici , sarebbe sufficiente che attuassero ,
attraverso gli strumenti legislativi e operativi , i Principi
contenuti nel
NUOVO
ORDINE DI GIUSTIZIA
SOCIALE
Se vogliamo ancora
e in tempo
evitare che fenomeni
di degradazione morale , di confusione , di disordine sociale , di illegalità , di prepotenza del
sistema finanziario sulla politica e sulla dignità del lavoro , il predominio
informativo delle multinazionali
digitali , riescano a inquinare
pericolosamente la nostra vita
sociale , arrecando gravi danni
sotto l’aspetto della
sicurezza e dell’assetto democratico
, è assolutamente necessario
ricondurre i rapporti
umani e istituzionali
verso un percorso
virtuoso secondo i
principi e valori
di un “
Nuovo Ordine di Giustizia Sociale “. Un
obiettivo verso il
quale ciascuno di noi
dovrebbe sentirsi impegnato ,
nell’ambito sia dei rapporti
sociali interpersonali sia in quelli che riguardano la sfera
politica e istituzionale nel proprio Paese . Lo dovremmo fare , soprattutto , al fine di
poter offrire ai
nostri giovani condizioni
sociali più idonee e più giuste , per avere ciascuno di loro ogni possibilità di far valere le proprie capacità
individuali e poter
realizzare in un
contesto di legalità
e di giustizia
, lungo il proprio cammino le tappe necessarie verso il traguardo
professionale da essi desiderato .
Condividere
ciascuno di noi cittadini i principi che sono contenuti
e
descritti nel “ Nuovo Ordine di
Giustizia Sociale “ , significa
partecipare univocamente alla creazione
, alla formazione di una “ Comune Forza Sociale “ per l’affermazione di principi di Giustizia
Sociale , nonché di moralità e di etica nella politica , nel comune intento
di riuscire , ciascuno attivandosi nell’ambito del proprio territorio e
del proprio contesto politico, ad
individuare e votare persone
ritenute capaci di impegnarsi con
serietà e puntualità per applicare i suddetti
principi nelle attività politiche e istituzionali svolte
durante il loro mandato e
capaci di contrastare e
combattere duramente contro coloro che usano il
potere pubblico per favorire i propri interessi personali e le attività lucrative e illecite .
“ Le
parole insegnano , gli
esempi trascinano “
( Sant’Agostino )
ONESTA’
, LEGALITA’ , GIUSTIZIA
SOCIALE
1) La vita di
ogni essere umano
è sacra . Il
diritto alla vita deve essere
sempre rispettato, anche in
caso di
pena per gravi delitti commessi . In tali casi è
sufficiente una adeguata pena
di restrizione della libertà personale .
2) Nelle controversie politiche e sociali fra i popoli
deve essere sempre
esperito ogni mezzo
non violento e cercata
ogni possibilità di dialogo al
fine di
trovare una pacifica risoluzione delle stesse . Pertanto
, va
rifiutato e respinto il ricorso
alla guerra , come anche l’uso
di armi e
strumenti di morte , come
preminente e diretto
mezzo di intervento risolutivo .
3) Nessun essere
umano deve essere
lasciato in condizioni
di abbandono ed emarginazione
sociale , per povertà , per malattia . E’
dovere di qualsiasi
comunità civile di
provvedere tramite la
Politica a ristabilire condizioni
di vita dignitosa
a chi si
trova in tali
situazioni di precarietà ,
di provvedere attraverso
opportuni interventi normativi
al rispetto di
principi di equità nella redistribuzione della
ricchezza nazionale e al rispetto dei diritti costituzionali nel mondo del lavoro.
4) Per una corretta , pacifica e sana
convivenza civile è necessario e indispensabile che vi sia il rispetto
dell’onestà nei rapporti umani, sia di carattere politico che sociale, come
anche siano previste
e rispettate le leggi
finalizzate e rese operative
per il mantenimento
dell’ordine democratico , per
l’istruzione e la ricerca scientifica , per la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale e artistico, per la sicurezza e
la salute dei cittadini , che potrebbero essere
messi a
rischio da aggressioni criminali interne ed esterne , ma anche da gravi fenomeni di inquinamento
ambientale , da sofisticazioni alimentari ,
nonché da conseguenze causate
da una cattiva
e corrotta gestione del fenomeno
delle immigrazioni in massa
di esseri umani
disperati , sfuggiti da situazioni
drammatiche , costretti a emigrare
da territori sconvolti da guerre e conflitti interni.
5) La Politica
deve essere sempre e solo al servizio dei cittadini e
del bene comune , con l’esclusivo scopo di migliorarne
le condizioni della vita sociale , primariamente nei confronti dei meno abbienti . La
Politica deve provvedere accuratamente e costantemente , attraverso i propri organi istituzionali e i mezzi e gli strumenti più efficaci di comunicazione e di informazione , alla conoscenza nei confronti delle giovani generazioni sulle conseguenze negative e nocive per la propria salute
psicofisica e per la propria vita sociale , causate dalla dipendenza dall’ uso e abuso di droghe , nonché delle
bevande alcoliche , dei giochi d’azzardo
. In tal senso è indispensabile
che la Politica abbia cura
costante di dotare gli Organi istituzionali preposti dei
mezzi e strumenti necessari
per contrastare in modo drastico ed efficace ogni attività illecita esercitata
in tali contesti dalle
organizzazioni criminali.
6) La Politica deve tutelare il lavoro , il
risparmio , l’economia reale dalle speculazioni finanziarie
e criminali e lo deve fare attraverso la istituzione di una Banca
Pubblica Nazionale , sotto il controllo
diretto dello Stato , con il compito di
gestire il risparmio
privato dei cittadini ed i
prestiti finalizzati a sostenere soltanto investimenti di
natura commerciale e
produttiva nell’economia reale, escludendo qualsiasi investimento
di tipo speculativo finanziario .
7)
Recensioni sul
– Il Nuovo Ordine Giustizia Sociale
20 marzo 2017 di Biondi
Il libro è di facile e
immediata lettura, ma il numero esiguo di pagine non deve trarre in inganno.
L’Autore è riuscito in una ventina di pagine a condensare tutti i concetti
fondamentali che voleva esporre, primo fra tutti quello di giustizia sociale.
Si tratta di argomenti e suggerimenti di carattere politico e sociale su una
situazione che purtroppo quotidianamente è sotto lo sguardo di tutti. Degrado
morale, disordine sociale, illegalità, e soprattutto classe dirigente politica
e finanziari che abusa continuamente del proprio potere, assecondata dal
predominio informativo delle multinazionali, che cercano di coprire le
sperequazioni sociali più evidenti. Un libro che aspira ad una partecipazione
univoca per la creazione di una forza sociale.
( legalità della giustizia sociale)
Quello che Rosario
Margio ci propone è un pamphlet, fluido, sobrio, agile e scorrevole, che
affronta argomenti di grande attualità, con lo scopo di indicare un “Nuovo
Ordine” rispetto al quale ciascuno di noi dovrebbe sentirsi impegnato per
agire, rispettando legalità e giustizia sociale. L’autore, in pratica, offre
utili consigli sul come ripartire equamente le risorse del pianeta, garantendo
il lavoro per tutti e mantenendo i rapporti economici e finanziari entro i
vincoli dell’etica sociale e morale. Un contributo davvero interessante che
offre molti spunti per la riflessione.