LA PANDEMIA E LE
RESPONSABILITA' DEL GOVERNO E DELL'EUROPA
I sanitari dicono :
indossate le mascherine, rispettate le distanze, lavate spesso le mani, evitate
assembramenti. Il governo, segue a ruota, con le stesse affermazioni e in più
impone ulteriori restrizioni comportamentali e ambientali, le quali, anche se
dettate a tutela della salute collettiva e individuale, a difesa contro il
covid, però le stesse penalizzano drammaticamente la vita sociale ed economica
di milioni di cittadini. I cittadini sono impauriti, costernati, dalla
virulenza del covid , ma anche confusi da notizie contrastanti, si trovano
costretti a rispettare regole e imposizioni, che anche se ritenute necessarie,
queste si rivelano come un forte ostacolo nei confronti della loro vita
sociale.
Ciò fa emergere una
realtà indiscutibile, palese, che è quella delle reali ed effettive drammatiche
condizioni economiche e finanziarie, in cui versano migliaia di imprese e
milioni di famiglie, che sono scarsamente tutelate sotto l'aspetto del sostegno
finanziario e in più soffrono a causa delle carenze e inefficienze dei pubblici
servizi, sanitari, di mobilità, di sicurezza. In momenti di grave crisi
sociale, economica e sanitaria, coloro che governano il "potere
politico e finanziario a livello europeo" stanno dimostrando
apertamente di curare principalmente gli interessi speculativi del mondo
finanziario e di tenere in scarsa considerazione la fondamentale ,
improcrastinabile esigenza delle popolazioni , imprese e famiglie, di essere " assistite e sostenute
urgentemente , finanziariamente" , con finanziamenti di miliardi "a
fondo perduto" nella misura necessaria e più giusta ,
più idonea ( assicurando un congruo reddito mensile
individuale e per famiglia ) per riuscire a sostenere il peso della
perdita di lavoro, delle restrizioni delle attività professionali, delle
difficoltà oggettive nel campo dei servizi pubblici , nella conduzione delle
attività ed esigenze familiari ( lavoro, scuola, salute, etc..).
Tutti interventi che
si rivelano assolutamente necessari soprattutto per recepire le legittime
richieste dei cittadini, che sono sempre più esasperati dalle difficoltà e per
i sacrifici che sono costretti a subire a causa della pandemia del covid e
degli effetti sulla vita sociale , e anche per contenere quelle proteste che
diventano giorno per giorno più forti, purtroppo a volte condotte in modo
insensato, irresponsabile, nelle piazze , nelle strade delle città del nostro
Paese come di tanti altri Paesi.
EFFETTI COLLATERALI DELLA PANDEMIA
Il fenomeno più grave
e inquietante, subito dopo quello delle tragiche morti causate dalla pandemia,
sta nel fattore
economico e sociale che viene penalizzato fortemente a
seguito delle pesanti restrizioni governative sulle attività commerciali,
specie quelle di piccole e medie imprese, le quali , non potendo più sopportare
il peso sia della diminuzione del pubblico acquirente e in rapporto alle spese
di esercizio, sia della mancanza di
opportuni e congrui sostegni finanziari da parte del Governo, vengono inesorabilmente
attanagliate dalla necessità di cedere alle offerte usurarie da parte delle
organizzazioni criminali, mafiose, sino al punto di essere costretti alla
cessione delle proprie attività commerciali ai suddetti gruppi criminali.
Questo drammatico fenomeno fa parte di un piano ben preciso, predisposto, e che viene realizzato dalle organizzazioni
criminali , in tutta Italia, a partire dal meridione, per facilmente “riciclare” enormi somme di denaro
(in centinaia di miliardi di euro ) provenienti da attività illecite ( traffici
di droga, armi, etc..), e che avrà come inevitabile conseguenza un aggravamento
della povertà di migliaia di famiglie e la sottomissione delle stesse alle pretese e minacce dei
criminali.
Un potere nefasto che
graverà pesantemente anche sull’assetto del nostro sistema democratico, sui
nostri diritti sociali, sulle nostre libertà di cittadini onesti, accrescendosi
terribilmente la presenza e la mano mafiosa nelle realtà della
vita civile e anche nelle Istituzioni dello Stato, con la complicità di politici corrotti e affiliati.
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