giovedì 17 dicembre 2020
Le belve
La Giustizia sociale
martedì 8 dicembre 2020
L' ACQUA DELLA VITA
UNA SOCIETA' LIBERA E ORDINATA
UNA SOCIETA’ LIBERA E ORDINATA
Una società umana è un insieme di individui che vivono e operano in attività di libero scambio di beni e servizi. Il presupposto fondamentale, affinché il sistema di interconnessione di tutte le attività umane e sociali funzioni in modo “armonico ed equilibrato”, è che a regolarlo sia il principio secondo cui ogni “libertà” individuale sia esercitata in modo e in misura tale da consentire l’esercizio della libertà anche agli altri individui nello svolgimento delle proprie rispettive attività di vita.
Il fattore regolatore indispensabile è il “rispetto” dei limiti entro i quali ogni individuo può esercitare le proprie libere attività di vita; cioè in un sistema sociale che deve essere necessariamente “ordinato ed equilibrato” al fine di produrre un risultato che garantisca complessivamente “benefici” che ricadano sia a favore della vita di ciascuno, ma contestualmente anche a favore di quella degli altri. Per ottenere ciò, pertanto, necessitano comportamenti umani responsabilmente “disciplinati” , i quali non possono non aversi che da un “Ordinamento giuridico” di uno Stato che attraverso una “sana politica” e “efficienti organi istituzionali” sia in grado di far rispettare un “ordine democratico” verso la legalità e la sicurezza e applicare una effettiva “giustizia sociale” nei confronti di tutti i cittadini.
In definitiva, un Paese che voglia perseguire e sappia raggiungere obiettivi di vero progresso civile e proficuo sviluppo sociale ed economico, deve necessariamente ottenere, con autorevolezza e con i mezzi e le leggi adeguate, nei confronti e da parte dei cittadini comportamenti di rispetto dei giusti limiti individuali per il conseguimento del “comune diritto di libertà e di sicurezza” .
giovedì 29 ottobre 2020
INCOSCIENZA E IRRESPONSABILITA'
INCOSCIENZA E IRRESPONSABILITA’
“ No stravaganze , no chiusure, ma sì disciplina , autocontrollo“
Purtroppo, stiamo assistendo di giorno in giorno ad una sequela di notizie e di dati, in Italia e in altri Paesi, sconfortanti, preoccupanti sull’incremento della pandemia, di ricoverati e di morti da Covid, e contestualmente ad una sequela sconcertante di pareri discordanti e a volte contrastanti da parte di esperti sanitari, oltre che da parte di certi equivoci personaggi politici e di diversa estrazione sociale, inqualificabili, sotto l’aspetto morale, caratteriale, nonché intellettivo, che fomentano , attraverso i mass media, tv e web, le masse alla superficialità, alla disubbidienza, al disordine e perfino alla violenza, facendo in tal modo degenerare e accrescere il fenomeno pandemico, nonché aggravare maggiormente e pericolosamente le già precarie condizioni socio economiche di imprese e famiglie e delle fasce più deboli della cittadinanza.
L’unico ed efficace modo per far degradare i contagi è assolutamente quello di mantenere, da parte di ciascuna persona e per quanto è più possibile, le mascherine e i distanziamenti interpersonali, oltre ai necessari interventi igienici e di sanificazione ambientale, in ogni occasione, specialmente in ogni luogo che si trovi all’esterno della propria abitazione.
Soltanto così si può sperare in un tempo non lungo ad un appiattimento della curva dei contagi, perché è ormai chiaro che è elevatissima la percentuale delle persone positive e asintomatiche, le quali purtroppo, anche se non “malate” , sono ugualmente fattori di contagi anche in misura esponenziale. Ma la cosa umanamente e socialmente più grave è che gli effetti di tali contagi vanno a colpire più pesantemente e spesso in modo letale le persone più fragili, per salute e per l’età.
Pertanto , “ No stravaganze , no chiusure, ma sì disciplina, autocontrollo “
domenica 25 ottobre 2020
LA PANDEMIA E GLI EFFETTI COLLATERALI
LA PANDEMIA E LE
RESPONSABILITA' DEL GOVERNO E DELL'EUROPA
I sanitari dicono :
indossate le mascherine, rispettate le distanze, lavate spesso le mani, evitate
assembramenti. Il governo, segue a ruota, con le stesse affermazioni e in più
impone ulteriori restrizioni comportamentali e ambientali, le quali, anche se
dettate a tutela della salute collettiva e individuale, a difesa contro il
covid, però le stesse penalizzano drammaticamente la vita sociale ed economica
di milioni di cittadini. I cittadini sono impauriti, costernati, dalla
virulenza del covid , ma anche confusi da notizie contrastanti, si trovano
costretti a rispettare regole e imposizioni, che anche se ritenute necessarie,
queste si rivelano come un forte ostacolo nei confronti della loro vita
sociale.
Ciò fa emergere una
realtà indiscutibile, palese, che è quella delle reali ed effettive drammatiche
condizioni economiche e finanziarie, in cui versano migliaia di imprese e
milioni di famiglie, che sono scarsamente tutelate sotto l'aspetto del sostegno
finanziario e in più soffrono a causa delle carenze e inefficienze dei pubblici
servizi, sanitari, di mobilità, di sicurezza. In momenti di grave crisi
sociale, economica e sanitaria, coloro che governano il "potere
politico e finanziario a livello europeo" stanno dimostrando
apertamente di curare principalmente gli interessi speculativi del mondo
finanziario e di tenere in scarsa considerazione la fondamentale ,
improcrastinabile esigenza delle popolazioni , imprese e famiglie, di essere " assistite e sostenute
urgentemente , finanziariamente" , con finanziamenti di miliardi "a
fondo perduto" nella misura necessaria e più giusta ,
più idonea ( assicurando un congruo reddito mensile
individuale e per famiglia ) per riuscire a sostenere il peso della
perdita di lavoro, delle restrizioni delle attività professionali, delle
difficoltà oggettive nel campo dei servizi pubblici , nella conduzione delle
attività ed esigenze familiari ( lavoro, scuola, salute, etc..).
Tutti interventi che
si rivelano assolutamente necessari soprattutto per recepire le legittime
richieste dei cittadini, che sono sempre più esasperati dalle difficoltà e per
i sacrifici che sono costretti a subire a causa della pandemia del covid e
degli effetti sulla vita sociale , e anche per contenere quelle proteste che
diventano giorno per giorno più forti, purtroppo a volte condotte in modo
insensato, irresponsabile, nelle piazze , nelle strade delle città del nostro
Paese come di tanti altri Paesi.
EFFETTI COLLATERALI DELLA PANDEMIA
Il fenomeno più grave
e inquietante, subito dopo quello delle tragiche morti causate dalla pandemia,
sta nel fattore
economico e sociale che viene penalizzato fortemente a
seguito delle pesanti restrizioni governative sulle attività commerciali,
specie quelle di piccole e medie imprese, le quali , non potendo più sopportare
il peso sia della diminuzione del pubblico acquirente e in rapporto alle spese
di esercizio, sia della mancanza di
opportuni e congrui sostegni finanziari da parte del Governo, vengono inesorabilmente
attanagliate dalla necessità di cedere alle offerte usurarie da parte delle
organizzazioni criminali, mafiose, sino al punto di essere costretti alla
cessione delle proprie attività commerciali ai suddetti gruppi criminali.
Questo drammatico fenomeno fa parte di un piano ben preciso, predisposto, e che viene realizzato dalle organizzazioni
criminali , in tutta Italia, a partire dal meridione, per facilmente “riciclare” enormi somme di denaro
(in centinaia di miliardi di euro ) provenienti da attività illecite ( traffici
di droga, armi, etc..), e che avrà come inevitabile conseguenza un aggravamento
della povertà di migliaia di famiglie e la sottomissione delle stesse alle pretese e minacce dei
criminali.
Un potere nefasto che
graverà pesantemente anche sull’assetto del nostro sistema democratico, sui
nostri diritti sociali, sulle nostre libertà di cittadini onesti, accrescendosi
terribilmente la presenza e la mano mafiosa nelle realtà della
vita civile e anche nelle Istituzioni dello Stato, con la complicità di politici corrotti e affiliati.
martedì 20 ottobre 2020
LA PAURA E IL CORAGGIO
LA
PAURA E IL CORAGGIO
Abbiamo tutti paura. Siamo ossessionati dalle notizie e dalla paura del contagio virale. Dall’alba al tramonto, solo notizie di pandemia, numeri percentuali di infettati, di malati , di morti. Nel nostro Paese, nel mondo, numeri segnati in prospetti grafici che salgono progressivamente. Non siamo più capaci di intrattenerci con gli altri con tranquillità, di parlarci con il piacere di vederci in viso ( mascherine ), di percepire le emozioni , persino i sentimenti l’uno verso l’altro.
E’ rimasto soltanto un
residuo di interlocuzione verbale, fisicamente stentata e difficile, a volte
incomprensibile, se non attraverso lo schermo di un computer , di uno
smartphone, di un tablet. Per lo più rapporti “virtuali “ , ma che non hanno
niente a che vedere con la “ virtù”. Un mondo che è cambiato, sta cambiando,
verso l’indefinibile, l’indeterminabile, l’imprecisabile, l’imprevedibile,
camminando in una sorta di percorso globale, accidentato, nel quale ci sentiamo
tutti coinvolti, ma ciascuno rimane solo nella sua personale, individuale
realtà, a volte anche molto drammatica.
La cosiddetta vita sociale si è frantumata attraverso fenomeni di crisi sanitaria, economica, di rapporti umani, anomali, che generano diffidenza, anche nel timore di perdere ciò che si ha. Ma a questo punto, dobbiamo domandarci se è giusto, corretto, opportuno, subire gli eventi, rimanendo fermi, chiusi, con la speranza o meglio l’illusione di uscirne fuori senza ferite, oppure è più giusto, più corretto, più opportuno, armarci di “coraggio “, tutti e ciascuno, e quindi “reagire “ operando , fattivamente, efficacemente, con tutte le risorse umane ed economiche per dotarci di tutte le attrezzature, di tutti i mezzi, necessari per difenderci, respingere gli attacchi, attraverso un’opera colossale di “risanamento ambientale “ , una serie di interventi di pulizia , di purificazione dell’aria, misure anti inquinamento, di sanificazione e disinfezione a carattere globale , idonei a rendere finalmente inoffensivo il coronavirus.
In altri termini, bisogna assolutamente agire
urgentemente e drasticamente sull’ambiente e sulle opere strutturali di
ospedali e scuole, organizzative dei servizi di trasporto attraverso un aumento
dei mezzi pubblici, al fine di evitare che debbano verificarsi assembramenti
per necessità di lavoro e per gli studenti, e sugli organismi sanitari del
personale medico e paramedico, più che
imporre ulteriori “restrizioni” personali, fisiche, nei confronti degli esseri
umani e della loro vita sociale.
sabato 10 ottobre 2020
IL BUON SENSO
IL “ BUON SENSO “
In questo periodo siamo tutti costretti a “convivere” con il Covid.
Questo , però, non significa che dobbiamo vivere nel terrore. Le necessarie attività di vita, di lavoro, professionali, familiari, economiche e di rapporti amichevoli e sentimentali, devono proseguire e lo dobbiamo fare, ma adottando procedure e comportamenti diversi rispetto a quelli che abbiamo tenuto in situazioni di normalità. Più rispettiamo le precauzioni necessarie per evitare occasioni di trasmissione del virus, maggiori sono le probabilità di ridimensionamento dei contagi e quindi maggiori sono le condizioni favorevoli affinché la nostra salute possa essere tutelata e ogni attività di lavoro e familiare non debba subire rallentamenti, ostacoli, interruzioni, nocivi non solo a ciascuno di noi, ma anche nei confronti e in danno dei nostri familiari, di nostri parenti, di amici e di persone più deboli, più fragili nella salute.
Ogni atteggiamento e ogni comportamento che sia di trascuratezza, di non rispetto verso talune fondamentali regole igienico-sanitarie, ogni atteggiamento di sfida , di polemica nei confronti delle disposizioni di norme e regole governative e sanitarie istituzionali, che venga posto in essere da certi individui o gruppi di persone, vuoi per motivi politici, oppure di critica, per interessi speculativi, oppure anche per ignoranza o stupida presunzione, non produce altro che ulteriori danni alla salute pubblica e conseguentemente danni notevoli anche alla economia, nazionale , di imprese e famiglie, costrette a subire terribili contraccolpi che possono cagionare situazioni critiche irreversibili.
E’ pertanto cosa intelligente , seguire il “buon senso “ , le misure giuste più equilibrate ,che costituiscono l’unica e più efficace arma di difesa nei confronti del Covid.
Sul Covid si può parlare all’infinito, sentire le opinioni più disparate, più pessimistiche, esagerate, o semplicistiche, minimizzate, o ancora, negazioniste, complottiste, persino ciniche, chiaramente nei confronti dei più deboli, e chi più ne ha, più ne metta. In tutto questo marasma di opinioni, di cui i mass-media, tv , giornali, interviste di esperti, medici, virologhi, psicologhi, filosofi, politici con pubblici proclami, attraverso la diffusione di numeri cronachistici, statistici epidemiologici , sono strapieni, ogni giorno, continuando ad alimentare un processo caotico di idee, di dubbi e di timori, nella mente delle persone, nelle famiglie.
Allora, è assolutamente necessario ed urgente che ritorni nel nostro contesto di vita sociale, ma soprattutto nel mondo politico e sanitario istituzionale, e dei mezzi di comunicazione di notizie, nella diffusione delle informazioni, un momento di profonda riflessione, per ricondurci “tutti” in un clima di “lucida e pacata ragionevolezza “ .
In questa fase di incertezze e di dubbi, ma anche di timori per ancora possibili aumenti di contagi, è giusto ritenere più che opportuno che noi tutti e ciascuno non creare , evitare assembramenti, usare “razionalmente” la mascherina, esercitare misure e comportamenti di più attenta igiene a livello personale e ambientale. In pratica, abituarsi a vivere socialmente con maggiore oculatezza per quanto attiene appunto all’igiene e alla salute. Tutto ciò non comporta drammatiche limitazioni del diritto alla “libertà “ individuale, o violazione della “privacy “, bensì un ripristino al “ buon senso “ nel modo di pensare e di vivere, da parte di tutti, senza generare allarmismi, oppure adottare misure esageratamente precauzionali riguardo ai contatti fisici con gli altri. La “vita sociale “ ha bisogno , deve necessariamente e comunque andare avanti, mai bloccarsi oppure stravolgersi.