OGGI , VENERDI' PRIMO AGOSTO 2014 , " IL CERCHIO SI E' CHIUSO " ; UNA PARTE DEGLI ITALIANI ( RENZIANI E BERLUSCONIANI ) ADESSO PUO' ESSERE CONTENTA E SODDISFATTA ; LA STRADA E' STATA SPIANATA , ANZI , PER MEGLIO DIRE , ESSA E' STATA ALLARGATA A 360 GRADI ....DA QUESTO MOMENTO IN POI , CHI HA IL POTERE POLITICO PUO' CONTARE TRANQUILLAMENTE SULL'APPROVAZIONE DA PARTE DELLA SUA MAGGIORANZA ALLA CAMERA , IN ORDINE A TUTTO CIO' CHE EGLI ( INSIEME AI SUOI AMICI INTERESSATI ) AVRA' DECISO DI FARE E DI OTTENERE , SENZA DOVER MAI PIU' INCONTRARE GLI OSTACOLI DEL " FASTIDIOSO " SENATO.
PERTANTO , RESTA LA CAMERA DEI DEPUTATI , UN SOLO RAMO DEL PARLAMENTO , E RIGUARDO AD OGNI PROPOSTA DI LEGGE GOVERNATIVA I TENTATIVI DI DISCUSSIONE E DI CONFRONTO AVANZATI DALLE OPPOSIZIONI TRAMITE I COSIDDETTI EMENDAMENTI , SE VERRANNO RITENUTI " FASTIDIOSI " , POTRANNO ESSERE FACILMENTE TACITATI E RESI NULLI COL METODO DEL " CANGURO " ; DOPODICHE , A COLPI DI " FIDUCIA " , GLI OBIETTIVI SARANNO RAGGIUNTI.
ORBENE , ORA UN SISTEMA DEMOCRATICO PIU' SNELLO DOVREBBE COSTITUIRE UN RAFFORZAMENTO DEL " POTERE DEL POPOLO " E IL GOVERNO AVERE UN CAMMINO PIU' SICURO VERSO LE VERE E PIU' IMPORTANTI RIFORME SOCIALI .
MA A QUESTO PUNTO SORGONO ALCUNE LEGITTIME DOMANDE :
- SARA' PIU' FACILE L'APPROVAZIONE DI LEGGI A FAVORE DELLE CLASSI SOCIALI PIU' DEBOLI ?
A FAVORE DELLO SVILUPPO DELLA ECONOMIA REALE DEL PAESE ?
A FAVORE DEL LAVORO PRODUTTIVO , DELLA OCCUPAZIONE , SPECIE QUELLA DEI GIOVANI ?
A FAVORE DELLA LOTTA DI CONTRASTO ALLA CRIMINALITA' , AI TRAFFICI ILLECITI DELLE MAFIE , ALLA CORRUZIONE , ALLA EVASIONE FISCALE , ALLE SPECULAZIONI FINANZIARIE ?
SE COSI' SARA' , PRESTO SI VEDRA' ............ALTRIMENTI , IL QUADRO SI RIVELERA' TUTT'ALTRO CHE FELICE , ANZI AL CONTRARIO SEMPRE PIU' TRISTE E DRAMMATICO , PER TUTTI COLORO CHE HANNO SOFFERTO , SOFFRONO E CONTINUERANNO A PATIRE PER LE PROPRIE DIFFICILI CONDIZIONI ECONOMICHE E SOCIALI .
INFATTI , CON LE RIFORME COSTITUZIONALI COSI' OTTENUTE IL NUOVO CAMMINO " DEMOCRATICO " SARA' PIU' AGEVOLE NEI CONFRONTI DEI SOLITI GRUPPI DI POTERE FINANZIARIO , DEI TRAFFICI ECONOMICI E FINANZIARI PIU' O MENO SOMMERSI, DI RICICLAGGIO DI DENARO PROVENIENTE DA ATTIVITA' ILLECITE, A TUTTO VANTAGGIO DI COLORO CHE HANNO IN MANO IL POTERE POLITICO O CHE DAL POTERE POLITICO CONTINUERANNO A RICAVARE COSPICUI UTILI.
PER
COMPLETARE IL " MOSAICO " RESTA DA
APPLICARE IL TASSELLO
DELLA " LEGGE
ELETTORALE " ; UN " ITALICUM " CHE
CONSENTIRA' AI PARTITI DI SCEGLIERE
LE PERSONE CHE DOVRANNO
COMPORRE LE LISTE ELETTORALI ,
SECONDO UN SISTEMA
PILOTATO DAI PARTITI STESSI
. LA
RIFORMA IN QUESTIONE , AL MASSIMO , PREVEDERA'
AL POPOLO DI ESPRIMERE " PREFERENZE " , MA IN AMBITI
PREORDINATI E SEMPRE SOTTO UN CONTROLLO E
GESTIONE POLITICO - PARTITICA ,
PER GARANTIRSI ( CERTI PARTITI ) DA
OGNI POSSIBILE ED EVENTUALE
RISCHIO DI NATURA
"POPULISTA ".
IN CONCLUSIONE
, PER TUTTI COLORO ( SE VE NE SONO ANCORA
OGGI ) CHE NUTRONO BARLUMI DI SPERANZA DI
GIUSTIZIA SOCIALE , NON
RESTA CHE AVERE LA VOGLIA E LA CAPACITA' DI
RIORGANIZZARSI POLITICAMENTE , CON L'OBIETTIVO
DI RICOSTRUIRE DALLE BASI UN
CONSENSO POPOLARE QUANTO PIU' VASTO POSSIBILE ; CIOE' UN
NUOVO E RICOSTITUITO "PARTITO DEL
POPOLO " , PER ESEMPIO TRASFORMANDO
IN UN VERO E FORTE PARTITO IL "
MOVIMENTO CINQUE STELLE" , IN GRADO DI
UTILIZZARE A FAVORE DELLA PROPRIA CAUSA
E IN MODO EFFICACE PROPRIO LA NUOVA RIFORMA COSTITUZIONALE , CHE HA ELIMINATO IL COSIDDETTO " BICAMERALISMO PERFETTO " , NONCHE' ANCHE LA NUOVA LEGGE ELETTORALE , PER AVERE RAGIONE SU OGNI SISTEMA DI TIPO SPECULATIVO FINANZIARIO , RIUSCENDO A
CONSEGUIRE FINALMENTE OBIETTIVI DI GIUSTIZIA SOCIALE .
Di seguito parte del discorso del procuratore Nino Di Matteo ieri in via D'Amelio, a Palermo.
RispondiElimina"Non si può assistere in silenzio al preminente tentativo di trasformare il magistrato inquirente in un semplice burocrate inesorabilmente sottoposto all’arbitrio del proprio capo, di quei dirigenti degli uffici sempre più spesso, purtroppo, nominati da un Csm che rischia di essere schiacciato e condizionato nelle sue scelte di autogoverno dalle pretese correntizie e politiche e dalle indicazioni sempre più stringenti del suo presidente (Napolitano ndr).
Non si può ricordare Paolo Borsellino e assistere ai tanti tentativi in atto, dalla riforma dell’ordinamento giudiziario, a quella in cantiere sulla responsabilità civile dei giudici, alla gerarchizzazione delle Procure anche attraverso sempre più numerose e discutibili prese di posizione del Csm. Non si può ricordare Paolo Borsellino e assistere in silenzio a questi tentativi finalizzati a ridurre l’indipendenza dei magistrati a vuota enunciazione formale con lo scopo di annullare l’autonomia del singolo pm.
Voglio ringraziare tutti quei cittadini che si pongono a scudo di tanti che, anche nella politica, continuano a calpestare quei valori che furono di Paolo Borsellino, contro l’arroganza dei prepotenti e degli impuniti. Le commemorazioni hanno un senso solo se sostenute dal coraggio che dovremo dimostrare da domani. Rispetto alla strage di via D'Amelio c’è il dovere etico e morale di cercare verità, anche se ci rendiamo conto che quel cammino costi sempre di più lacrime e sangue, per continuare a cercare la verità è necessario innanzitutto con onestà intellettuale rispettare la verità e non avere mai paura a declamarla anche se può apparire sconveniente.
Oggi ci troviamo davanti a un muro di gomma e di indifferenza istituzionale. E c'è il pericolo di un clima di delegittimazione che si nutre di silenzi colpevoli, ostacoli e tranelli disposti per arginare quell’ansia di verità rimasta patrimonio di pochi.
Affermano il falso i tanti che, qualcuno per strumentale interesse, continuano a ripetere che i processi delle stragi hanno portato a un nulla di fatto fingono di ignorare che 22 persone sono state definitivamente condannate per concorso in strage. In molti anche all’interno delle istituzioni sanno ma continuano a preferire il silenzio, certi che quell’omertà continuerà a pagare magari con l’evoluzione di splendide carriere. Il cammino di liberazione dalla mafia è rimasto a metà del guado, mentre ai ladri e ai corrotti si assicura la sostanziale impunità.
In una sentenza definitiva della Corte di Cassazione è accertato che un partito politico, divenuto forza di governo nel 1994, ha poco prima annoverato tra i suoi ideatori e fondatori un soggetto da molto tempo colluso con gli esponenti di vertice di Cosa nostra e che da molti anni fungeva da intermediario consapevole dei loro rapporti con l’imprenditore milanese che di quel partito divenne esponente apicale. Oggi questo esponente politico (Silvio Berlusconi, ndr), dopo essere stato definitivamente condannato per altri gravi reati, discute con il Presidente del Consiglio in carica di riformare la legge elettorale e quella Costituzione alla quale Paolo Borsellino aveva giurato quella fedeltà che ha osservato fino all’ultimo respiro. E’ necessario non perdere la capacità di indignarsi e trovare la forza di reagire tutti abbiamo il dovere di evitare che anche da morto Paolo Borsellino debba subire l’onta di vedere calpestato il suo sogno di giustizia”.
Nino Di Matteo, Palermo 19 luglio 2014