LA VOCE DEI DISPERATI
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" La
Voce dei Disperati " è la
voce di tutti coloro che purtroppo sono costretti
a condurre una
vita di stenti , di grandi privazioni, di sofferenze, di reale emarginazione sociale, a causa di
gravi condizioni di
indigenza e di precarietà , per
impossibilità a trovare lavoro , per insufficienza di proventi economici
o addirittura per
assoluta mancanza di mezzi di sostentamento per se stessi e per la propria famiglia .
La " Voce dei
DISPERATI "
vuole essere soprattutto
un " Movimento di Civiltà
" , fondamentalmente di
natura sociale, in cui
tutti
costoro possano ritrovare la
propria dignità di
cittadini , una via di
salvezza , di protezione ,
di aiuti reali , i cui possibili e veri
risultati chiaramente non possono
dipendere solo dalla
adesione formale di essi al
Movimento , quanto invece
dipenderanno dalla adesione al
Movimento stesso e
soprattutto dalla partecipazione di
tutte quelle persone che
si sentono moralmente
vicine e sensibili
nei confronti di
quanti sono colpiti
da tali sofferenze
di vita ;
persone di buona
volontà e di
coscienza che si sono rese
consapevoli non solo del grave
malessere sociale , ma principalmente
hanno compreso che il danno maggiore
è determinato , già da
decenni , dalla gestione
delle risorse pubbliche da parte di un sistema politico-partitico amministrativo corrotto e
rivolto a curare speculazioni e
interessi privati; persone che vogliono
comunque essere attivamente disponibili
al fine di far
emergere
in tutta la
sua drammatica realtà
un problema umano
così grave e
allarmante dal punto
di vista della
stabilità sociale. Infatti , i più
recenti dati statistici rilevati da competenti
organi istituzionali
, indicano che nel contesto della popolazione italiana
di circa sessanta milioni di
cittadini , vi sono
quasi cinque milioni di
individui in povertà assoluta , ( l' 8
% della popolazione ), che
soffrono letteralmente la fame e che sono privi di alloggio e
vestiario ; vi sono
altre nove milioni e
seicentomila persone , in
povertà relativa ,( il 16 % della
popolazione ) , con redditi
minimi e assolutamente insufficienti
a sostenere un tenore di vita umanamente accettabile e dignitoso ; riguardo alla restante parte di società , vi è
una fascia mediana
di circa 15 milioni
e seicentomila di cittadini ( il 26
% della popolazione ) che , soffrono
pesantemente la crisi , percependo
redditi che non
consentono di sostenere , sino alla fine del mese , le necessarie spese
per i bisogni e i servizi essenziali ; un 40 % della popolazione ( 24
milioni ) viene a costituire una fascia
nella quale , in misure diverse , ma pur sempre importanti , le difficoltà economiche gravano sensibilmente ; infine , va rilevato che soltanto il 10
% del
totale dei cittadini percepisce
redditi e rendite in
misura molto cospicua e il cui ammontare addirittura è pari
al 40 % della
ricchezza complessiva nazionale.
Una disparità scandalosa , resa ancora più grave da un sistema fiscale palesemente e gravemente iniquo , oltre che da una situazione sociale e politica che se per un verso registra un sempre maggiore distacco dei cittadini dal contesto politico-istituzionale , essendo esso divenuto sempre di più auto-referenziante , per altro verso si manifesta nell'ambito della società stessa , una crescita di comportamenti che tendono progressivamente all'auto-protezionismo , all'individualismo e a volte al limite di posizioni oltranziste e di rigetto verso forme di solidarietà umana nei confronti dei più bisognosi.
Per questi gravissimi
motivi , si
presenta la seria e
urgente necessità che nel
Paese si
realizzi la più
ampia possibile partecipazione civile
al " Movimento di Civiltà " da
parte dei cittadini più
sensibili e di coscienza , tale
da far assumere
a questa " Voce " non
solo una reale e forte identità
sociale , ma
soprattutto far in
modo che il Movimento
stesso , partendo dalla sua originaria natura sociale , possa evolversi e
diventare in un vero e
proprio " soggetto politico
" e conseguentemente conseguire una
posizione determinante e
fortemente incisiva sulle
decisioni da prendere nel
contesto politico e istituzionale del
Paese . Un Movimento
che per la sua
affermazione , sia in campo sociale , sia in campo politico , non ha bisogno e non vuole
servirsi di un " capo popolo "
, o di personalità carismatiche che siano
capaci con i loro discorsi di trascinare le folle e raccogliere consensi elettorali ;
nè esso vuole avere
"segretari" oppure " apparati " precostituiti per la
gestione delle attività organizzative . La "
Voce dei Disperati " vuole essere
un fenomeno sociale libero , autonomo e non burocratico , popolare , spontaneo
e assolutamente gratuito , che
attraverso i canali
esclusivamente telematici possa
raccogliere l'adesione di
decine , centinaia, migliaia , milioni
di voci di
cittadini onesti , in misura tale
che tale fenomeno possa
estendersi anche oltre i confini nostri nazionali e
interessare tutte le persone che
in qualsiasi parte della terra
soffrono per la fame e per gli
stenti e
per le ingiustizie sociali subite.
La " Voce dei Disperati " non vuole ottenere elemosine ed essere sostenuta solo da opere di beneficienza , bensì essa vuole che siano realizzate le condizioni necessarie per consentire a tutti una vita sociale libera e dignitosa e cioè che un Governo e le Istituzioni sappiano realizzare una effettiva Giustizia Sociale fra i cittadini ; per ottenere questo è indispensabile una ferma volontà politica che si impegni a realizzare tre obiettivi di carattere sociale ed economico :
1 ) Rilanciare l'economia
reale del Paese attraverso il lavoro
e il recupero delle risorse umane ed ambientali
nazionali , separando
nettamente il mondo della vera economia e del risparmio dal mondo delle speculazioni
finanziarie ;
2 ) ridistribuire la ricchezza e le risorse economiche nazionali , agendo contestualmente attraverso un sistema fiscale equo , cioè realmente progressivo in funzione dei redditi effettivamente percepiti da tutti i cittadini , e operando , in materia di imposte e tasse , attraverso incentivazioni nei confronti di imprese aventi progetti di innovazione e di sviluppo occupazionale. La qualcosa determinerebbe indubbiamente un rilancio della crescita economica e conseguentemente entrate maggiori per l'Erario.
3 ) Assicurare
ad ogni cittadino
un reddito minimo garantito
e la possibilità reale di un alloggio,in modo da
offrire allo stesso
e alla propria
famiglia la possibilità di condurre una vita umanamente accettabile e
dignitosa;
Questi obiettivi potranno essere raggiunti nel nostro Paese se la "Voce dei Disperati" troverà nell'ambito della cittadinanza tanti consensi e adesioni , specialmente da parte di quella gran quantità di cittadini ( circa il 35 % degli aventi diritto al voto ) , che sino alle ultime elezioni , per sfiducia o protesta, non sono andati a votare , oppure hanno consegnato schede bianche o nulle. Se tutti questi cittadini si determineranno a sostenere il Movimento di Civiltà della " Voce dei Disperati " , ciò potrà far assumere , come prima accennato , al movimento stesso , anche una forte e incisiva valenza politica e sicuramente il primo posto fra i partiti e movimenti politici del Paese.
La " Voce dei DISPERATI
" , vuole essere , appunto , un Movimento di Civiltà , assolutamente
libero ed autonomo , aperto a
qualsiasi persona onesta
e sensibile , che
ravvisi nelle finalità
e nell' essenza del
Movimento stesso l'impegno sociale e politico finalizzato
alla piena e completa realizzazione
di quei semplici , ma
fondamentali principi sociali
e valori morali , che
sono contemplati dagli artt. 1 , 2 , 3 e 4 della
Costituzione Italiana .
ADERISCI ANCHE TU AL MOVIMENTO DI CIVILTA' " LA VOCE DEI DISPERATI " , UTILIZZANDO LO SPAZIO NEI " COMMENTI " .
L' ADESIONE E' LIBERA E ASSOLUTAMENTE GRATUITA !
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