“ IL
DISAGIO SOCIALE “
Roberto Saviano – La Costituzione
Italiana
Giustizia sociale, fiducia,
democrazia - Stefano ZAMAGNI -
Per poter
parlare di “ disagio
sociale “ innanzi
tutto è indispensabile comprendere il
significato del termine
ed il concetto in
esso contenuto di “
vita sociale “ . Essa consiste nel
complesso di fattori economici e sociali che caratterizzano le condizioni
nelle quali i cittadini di una comunità , presi sia individualmente sia
nella loro collegialità, vivono ed operano nel territorio della comunità
stessa.
La
vita sociale può ritenersi giusta ed equa solo quando essa è governata secondo principi e norme che
realizzino una vera “Giustizia Sociale” e nel nostro Paese
il concetto di essa può dirsi compiutamente contemplato nei principi
fondamentali sanciti nella COSTITUZIONE della REPUBBLICA
ITALIANA .
Al fine di poter realizzare una vera e
propria “giustizia sociale “,
gli Organi Istituzionali dello
Stato ( Parlamento e Governo ) , oltre che richiedere nei
confronti dei cittadini l’adempimento dei doveri stabiliti nella Costituzione
medesima, devono garantire ad ogni cittadino ,
attraverso l’esercizio delle funzioni dei propri Organi Istituzionali ed Enti
politici e amministrativi , il pieno rispetto e l’attuazione dei principi
normativi costituzionali , riguardanti i
diritti fondamentali a favore
dei cittadini della Repubblica. .
E’ bene che siano
sempre vivi e presenti nella
mente di ogni cittadino
i principi contenuti
nelle norme della Carta Costituzionale , che appunto
riguardano , sia i doveri sia i diritti che fanno capo a ciascuno.
Riguardo ai diritti , vengono qui di seguito citati gli articoli della Carta
Costituzionale nei quali essi
sono espressamente menzionati :
- Il
diritto alla parità sociale e alla uguaglianza davanti alla legge ( art.3 )
- Il
diritto al lavoro ( art. 4 ) e alla tutela del
lavoro ( art. 35 ), il diritto di collaborazione al lavoro ( art.46 )
- Il
diritto di libertà personale e di manifestazione del pensiero ( da art. 13 a
art.21. )
- Il
diritto di voto ( art. 48 ) e il diritto di associazione ( art. 49 )
- Il
diritto ad una effettiva giustizia fiscale ( art. 53 )
- Il
diritto ad una efficiente ed efficace giustizia civile e penale ( art. 27
e art. 101 e seg )
- Il
diritto alla tutela della sicurezza e della salute ( art. 32 e 38 )
- Il
diritto all’istruzione ( art. 34 )
I predetti principi
costituzionali sono stati sanciti nel 1948 , a fondamento di un sistema politico –
istituzionale di tipo democratico-parlamentare , i cui capisaldi – è
utile ricordarlo – sono rappresentati dal “lavoro” e
dalla “ sovranità popolare “.
Nel corso degli anni si sono più
volte verificate nel nostro Paese situazioni critiche , anche gravi , sia dal
punto di vista economico , sia sotto il profilo politico e sociale.
Anche in questi ultimi anni, la vita
sociale , sia nel nostro Paese sia in quella di altre nazioni europee ,
è stata duramente colpita da una crisi economica a livello globale di
proporzioni drammatiche. Da analisi
condotte molto seriamente sono
chiaramente emerse risultanze
che hanno rilevato ben precise
cause che hanno provocato la crisi , tali da
dover addebitare ciò a gravi responsabilità
di gruppi di
persone e di società e di istituti finanziari, situati in
varie parti del
mondo , che colpevolmente hanno costituito un vero e proprio
“ impero economico“ , fondato
essenzialmente ( se non proprio esclusivamente ) su un sistema di attività speculative finanziarie
, investimenti in azioni di borsa, transazioni finanziarie , trasferimenti
di capitali ed anche in titoli di credito
definiti “tossici” in quanto costituiti di “derivati” .( calcolati su interessi di capitali
prestati ). In pratica , un sistema non
costruito su una economia reale , ma su
una economia fittizia .
Un sistema che ha generato e continua a generare enormi ricchezze , grossi capitali ,
accumulati da investitori-speculatori , depositati in zone del mondo, definite “paradisi
fiscali” , dove esistono protezioni e connivenze a livello internazionale. Un sistema
economico-finanziario molto potente , che però va determinando situazioni di
disparità socio-economiche molto gravi
e preoccupanti in molti e diversi Paesi.
Pertanto, un sistema che possiamo ben definire “ diabolico “ , in quanto
fonte di squilibri sociali ed economici ; talmente virale che non
solo ha cagionato il crack di grosse agenzie
finanziarie , ma soprattutto danni irreparabili alla economia reale
di molti Paesi , con fallimenti di centinaia di migliaia di imprese
industriali e commerciali, altissimi livelli di disoccupazione, condizioni di
povertà per milioni di famiglie,in molti Stati del mondo, ma un
sistema che contestualmente ha fruttato e continua a procurare enormi
ricchezze a determinati e potenti Gruppi Societari Finanziari , a livello
internazionale .
E' comunque certo che
esistono Organizzazioni ( Consigli,Comitati ,Associazioni, etc...) le cui
attività e decisioni spesso sono coperte da segretezza e che influiscono
in modo determinante in ordine alle condizioni socio-economiche ed anche
politiche di molti Paesi.
- Consiglio
dei Trentatré
- Comitato dei Trecento
- CFR
- Teschio e Tibie
- Tavola Rotonda
- Bilderberger
- Commissione Trilaterale
- Il Club di Roma
- ONU
- Comitato dei Trecento
- CFR
- Teschio e Tibie
- Tavola Rotonda
- Bilderberger
- Commissione Trilaterale
- Il Club di Roma
- ONU
Per la verità , a quanto sopra detto vi è da aggiungere un fatto anche esso
estremamente importante ; Il dramma
subito dalle popolazioni , a causa delle speculazioni finanziarie, e quindi
della cosiddetta crisi globale , per alcuni Paesi , come Grecia , Italia ,
Spagna ,Portogallo, Cipro , si è enormemente aggravato anche per gli effetti
nocivi provocati da gestioni irresponsabili sulla spesa pubblica ,da parte dei vari
governi , nonché da attività illegali ,
corruzione , complicità con organizzazioni criminali, etc… da parte di alcune persone con cariche pubbliche
, appartenenti alla classe politica nei
rispettivi Paesi.
Chiaramente , anche in Italia
adesso si manifestano segnali di crisi del sistema sociale , insofferenze e
vere e proprie manifestazioni di protesta si rivolgono contro gli organi di
governo e di sfiducia verso le istituzioni. Ciò dovrebbe indurre tali organi a ricorrere tempestivamente ad interventi legislativi ed operativi volti
a rimediare ai passati errori ed
omissioni. Ma purtroppo si è costretti a constatare
comportamenti ed intenzioni per nulla incoraggianti sotto questo aspetto, che invece dimostrano
colpevolmente inerzia e interessi contrari al bene comune, lasciando
inascoltate le istanze popolari ; anzi , ponendo resistenze al cambiamento,ancora
più forti , abusando del potere sia politico che economico .
Quando l’indebolimento delle condizioni di vita si estende , come sta
realmente avvenendo adesso, colpendo
ampie fasce della popolazione , anche
classi sociali prima non a rischio di povertà, potrebbero sorgere contestazioni
popolari pericolose per l’assetto dello
stesso sistema democratico.
Per scongiurare il verificarsi di tali sciagure è assolutamente necessario
che da parte di quanti rivestono cariche pubbliche, che sono a capo di governi
, che hanno responsabilità politiche ed economiche nei diversi Organi Istituzionali , soprattutto
a livello Europeo e indi in ogni singolo
Paese, vengano assunte con grande
urgenza decisioni sostanziali e determinanti in materia
socio-economica , tali da ristabilire equità
nell’esercizio dei sistemi fiscali , tali da ristabilire una reale giustizia sociale attraverso una
redistribuzione della ricchezza e una reale
protezione socio-economica nei confronti
di qualsiasi cittadino venga a trovarsi senza lavoro,
senza un reddito che sia sufficiente a
vivere dignitosamente, senza un’abitazione in cui dimorare , senza la
possibilità di avere la fondamentale assistenza per le proprie condizioni di
salute.
Tutto ciò non appartiene ad aspettative che possano
essere definite utopiche ; sono diritti
civili sacrosanti , che devono essere rispettati dai Governi.
Recentemente , ( Città del Vaticano , 15 maggio 2013 ) anche
da parte di Papa Francesco si sono
levate parole molto incisive e chiare , rivolte a uomini
di governo e della finanza , nonché a
tutti gli appartenenti al clero , a cittadini di ogni classe sociale :
Un nuovo monito del Pontefice rivolto a vescovi e
preti: "Carrierismo e conti in
banca fanno male alla Chiesa".
- "Quando
un vescovo, un prete
va sulla strada della vanita', entra nello spirito del carrierismo
fa tanto male alla Chiesa. E fa il ridicolo, alla fine: si vanta, gli piace farsi vedere, tutto potente. E il popolo
non ama quello!".
Papa Francesco torna a lanciare un monito chiaro
alla Chiesa nell'omelia della messa alla
Domus Santa Marta. "San Paolo - ha sottolineato - ricorda di aver lavorato con le
sue mani, non aveva un conto in banca, lavorava". "Pregate per
noi - ha chiesto il nuovo Papa ai dipendenti di Radio Vaticana per i quali ha
celebrato oggi . perche' siamo poveri, perche' siamo umili, miti, al servizio
del popolo".
Papa
Francesco ha anche detto: "Alla fine un vescovo non e' vescovo per se
stesso, e' per il popolo; e un prete non e' prete per se stesso, e' per il
popolo: al servizio di, per far crescere, per pascolare il popolo, il gregge proprio, no? Per difenderlo dai lupi".
“Nella
Chiesa ci sono cristiani
tiepidi” cioè “cristiani da salotto, educati, ma che non sanno fare figli alla
Chiesa con l’annuncio e il fervore apostolico”,
denuncia Papa Francesco. “Lo zelo
apostolico - spiega - non deve appartenere solo ai missionari. La Chiesa ha
tanto bisogno di questo e non soltanto in terre lontane, nelle chiese giovani,
nei popoli che ancora non conoscono Gesù Cristo, ma qui in città. Proprio qui
c’è bisogno di questo annuncio di Gesù Cristo. Dunque chiediamo allo Spirito
Santo questa grazia: essere
cristiani con zelo apostolico. E
se diamo fastidio - scandisce il Pontefice - benedetto sia il Signore”.
“Va riconosciuto che la maggior parte degli uomini e
delle donne del nostro tempo continuano a vivere in una precarietà quotidiana
con conseguenze funeste”,
sottolinea Francesco in un discorso rivolto ad alcuni ambasciatori che hanno
presentato oggi le lettere credenziali.
“La paura e la disperazione - ha denunciato - prendono i cuori di numerose persone, anche nei paesi cosiddetti ricchi, la gioia di vivere va diminuendo, l’indecenza e la violenza sono in aumento, la povertà diventa più evidente”.
“La paura e la disperazione - ha denunciato - prendono i cuori di numerose persone, anche nei paesi cosiddetti ricchi, la gioia di vivere va diminuendo, l’indecenza e la violenza sono in aumento, la povertà diventa più evidente”.
Nella attuale crisi economica, insiste il
Papa “il reddito
di una minoranza cresce in maniera esponenziale” mentre
“quello della maggioranza si indebolisce”. “Questo squilibrio - denuncia
Papa Francesco - deriva da ideologie
che promuovono l’autonomia assoluta dei mercati e la speculazione finanziaria, negando così il diritto di controllo agli Stati pur
incaricati di provvedere al bene comune”. “oggi l’essere umano è considerato egli
stesso come un bene di consumo che
si può usare e poi gettare: una deriva che si riscontra a livello individuale e
sociale e che viene favorita”.“Una corruzione tentacolare e un’evasione fiscale egoista
hanno assunto dimensioni mondiali”,
denuncia Papa Francesco, che chiede “un coraggioso cambiamento di atteggiamento dei
dirigenti politici”. In
un importante discorso rivolto questa mattina ad alcuni ambasciatori che hanno
presentato oggi le Lettere credenziali, il nuovo Pontefice ha invocato “un ritorno dell’etica in favore dell’uomo
nella realtà finanziaria e economica”.
( ndr : è palese il riferimento anche alle attività dello I O R )
( ndr : è palese il riferimento anche alle attività dello I O R )